La Redazione
Napoli rende omaggio a Enzo Moscato con due giornate-evento: il tributo a uno dei più grandi maestri del teatro contemporaneo – scomparso a gennaio scorso – si tiene il 7 e l’8 ottobre 2024 presso la Biblioteca di area Umanistica dell’Università di Napoli Federico II e nella sua storica casa teatrale, la Sala Assoli dei Quartieri Spagnoli. Un omaggio dalla città di Napoli, curato dal professore Giancarlo Alfano e da Claudio Affinito, che inaugura una serie di iniziative dedicate alla sua memoria. Promosso dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, dal Comune di Napoli e da Casa del Contemporaneo, l’evento segna l’inizio di un percorso che culmina, a gennaio, con la terza edizione di We love Enzo.
Le due giornate vogliono essere non solo un momento di commemorazione, ma un viaggio nel mondo viscerale e poetico di Enzo Moscato, dove la Napoli immaginifica e concreta – sospesa tra storia e mito – continua a vivere attraverso le interpretazioni di studiosi e artisti che ne celebrano l’eredità culturale.
Si parte il 7 ottobre con il convegno Intimità dell’Ipogeo. Per Enzo Moscato presso la Biblioteca di area Umanistica dell’Università di Napoli Federico II, che inizia alle 14.30 con i saluti delle autorità: Rita Maria Mastrullo, Prorettrice dell’Università di Napoli Federico II, Andrea Mazzucchi, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, e Nicola Madonna, Direttore della Biblioteca BRAU. La presentazione è a cura di Geppino D’Alò, seguita dagli interventi di studiosi che approfondiscono vari aspetti dell’opera di Moscato. Gennaro Carillo discute sul Riconsacrare lo spazio nel pensiero teatrale di Moscato; Concetta D’Angeli esplora il tema della nostalgia in relazione a Occhi Gettati e a Gli anni piccoli. Pasquale Scialò porta alla luce i Precipizi per stonati d’organo, e Francesco de Cristofaro analizza le Ierofanie clandestine delle fughe cinematografiche di Moscato. Infine, Antonia Lezza presenta le scritture (ritornanti), avanzando ipotesi sugli inediti dell’autore.
Alle ore 20.00, l’omaggio artistico Visioni, Letture, Ascolti – Omaggi all’opera di Enzo Moscato, in Sala Assoli, con la partecipazione di Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli, Matteo Lorito, Rettore dell’Università degli studi di Napoli Federico II, e Onofrio Cutaia, Direttore Generale del Ministero della Cultura. Presenze che testimoniano l’importanza che la città e le istituzioni culturali e accademiche attribuiscono alla figura del drammaturgo napoletano, considerato un pilastro della cultura teatrale europea.
A seguire, Maurizio Zanardi, per la casa editrice Cronopio, ricorda il lungo sodalizio editoriale con Moscato, offrendo un fil rouge che collega i diversi momenti della serata. Mario Martone, regista tra i più acclamati della scena teatrale e cinematografica italiana, presenta un documento filmico testimonianza del percorso artistico condiviso con il poeta. La serata si conclude con la lettura scenica di una delle muse di Moscato, Isa Danieli, che porta sul palco Luparella, rievocando la struggente poesia di una Napoli sana e malata ad un tempo.
L’8 ottobre vede alternarsi sul palco di Sala Assoli alcuni grandi interpreti teatrali partenopei, amici e compagni d’arte di Moscato, ognuno dei quali omaggia il Maestro con brevi performance tratte dalle sue opere. Benedetto Casillo apre la serata con alcune letture sceniche tratte da Occhi Gettati, Signurì, Signurì e Napoli ’43, trasportando il pubblico nei mondi evocativi e popolari tanto cari all’autore.
Massimo Andrei e Giuseppe Affinito danno voce ai personaggi di Sciuscetta e Poppina da Grand’Estate, mentre Imma Villa e Lalla Esposito interpretano il celebre duo di Annina ed Elisabetta tratto da Festa al celeste e nubile santuario, opera carica di tensione devota e ironica follia.
Il viaggio nell’universo moscatiano prosegue con Gino Curcione, che offre due brani tratti da Rasoi, opera in cui prendono corpo le voci della città in una congerie di lingue diverse, seguito da Emilio Massa con la sua interpretazione di Pagnutella da Trianon. Giovanni Ludeno porta in scena Piccolo Epinicio, mentre Lino Musella si cimenta con Ragazze sole con qualche esperienza, che affronta temi che attraversano tutta l’opera di Moscato, come la solitudine e la marginalità.
A chiudere la serata sono Tonino Taiuti, con Rondò da Partitura, e l’affascinante duo composto da Cristina Donadio e Federico Odling, che presentano Eleonora 1799 da Sull’ordine e il disordine dell’ex macello pubblico, una partitura poetica per voci giacobine che attraversano la storia partenopea.
Il tributo prosegue a gennaio presso Sala Assoli con We love Enzo, una dedica che da tre anni rappresenta un segno di appartenenza a Moscato, e che quest’anno si estende a tutta la città, coinvolgendo diversi teatri napoletani (Teatro Nuovo, Officine San Carlo, Elicantropo Teatro, Teatro Avanposto, NEST e Teatro Instabile Napoli), tutti uniti nel celebrare il genio creativo del Maestro.