“Era terribile. Questo non si può raccontare. Nessuno può immaginare quello che è successo qui. Impossibile. E nessuno può capirlo. e anche io, oggi…” (tratto da SHOAH di Claude Lanzmann)
Il 27 gennaio 1945 l’esercito russo libera il campo di concentramento di Auschwitz.
Le Nazioni Unite stabiliscono come ricorrenza internazionale il Giorno della Memoria e come ogni anno la commemorazione delle vittime dell’Olocausto vede un programma di appuntamenti ricco di eventi volti a celebrare le gesta di eroi e condannare gli errori della storia.
Il programma è ancora in fase di definizione ma il calendario stabilito va dal 24 al 29 gennaio.
Mercoledì 24 alle 19, all’Institut Français a via Crispi sarà proiettato il film capolavoro di François Truffaut “Le dernier métro – L’ultimo metrò” (con Catherine Deneuve e Gérard Depardieu).
Al Teatro Tram in via Port’Alba ci sarà la rappresentazione di “Celeste” per la regia di Fabio Pisano.
Sarà uno spettacolo che racconterà l’Olocausto a partire dalla storia di Celeste Di Porto, un’ebrea collaborazionista che viveva in un ghetto romano e che pur di sopravvivere alla miseria contribuirà alla morte di numerosi ebrei scoperti a causa delle sue delezioni.
Un punto di vista completamente differente e pochissimo raccontato.
Lunedì 29 al dipartimento di giurisprudenza dell’Università Federico II di Napoli (aula Coviello) a partire dalle 9 è stata organizzata una giornata in due sessioni. La prima sessione sarà su “La Tragedia del Ghetto di Varsavia e la missione di Irena Sendler”, con relazioni su “La memoria della Shoah nella riflessione della Chiesa Cattolica prima e dopo il Concilio Vaticano II”, di Pasquale Giustiniani e di Francesco Lucrezi. La seconda sessione avrà il titolo “Io sono un ibrido – Primo Levi e la cognizione dell’umano”, con relazioni di Emilia D’Antuono, Irene Kajon, Francesco Lucrezi e Raffaella Di Castro. (fonte napoli.repubblica.it)