La necessità del coraggio

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di Rosario Pesce

È ovvio che l’Italia è giunta in un momento di vero pantano da un punto di vista istituzionale, visto che, a distanza di circa due mesi dal voto dello scorso mese di marzo, non si intravede alcuna possibilità che si formi, a breve, un Governo e ciò è un male per la credibilità del Paese.

È evidente, altresì, che la sentenza del Tribunale di Palermo, che condanna Dell’Utri per la famigerata trattativa Stato-mafia di venti anni fa, rappresenta un ulteriore elemento che va a svantaggio di Berlusconi e del Centro-Destra, visto che, pur non figurando in giudizio, ineluttabilmente le conseguenze dei fatti di Palermo non possono non interessare il patron di Mediaset, oltreché capo indiscusso, ancora, di Forza Italia.

In tale contesto, mentre il PD è impegnato nella discussione interna pre-congressuale (che nessuno sa quando potrà avere termine), è chiaro che gli unici due partiti che rimangono seriamente in pista per dare un Governo al Paese non possono che essere il M5S e la Lega di Salvini, che peraltro sono le uniche vere formazioni vincitrici della competizione elettorale dello scorso 4 marzo.

Si va, quindi, verso un Governo di tal fatta, visto che il PD e Forza Italia sono impegnati a leccarsi ben altre ferite?

È evidente che, in politica, le categorie del “probabile”, del “possibile” e del “reale” hanno degli slittamenti di senso, che invece non hanno nella vita comune ovvero nel linguaggio non politicistico.

A tutt’oggi, solo un accordo Salvini-Di Maio può dare un Esecutivo al Paese, ma a quale prezzo?

Forse, l’Italia uscirà dall’Europa?

Forse, saranno fatte leggi in senso molto restrittivo per i flussi migratori?

Forse, saranno restituiti dei diritti ai lavoratori, che si sono persi a causa della legislazione introdotta con la Legge Fornero?

Come si arguisce, i “forse” sono molti, troppi invero, mentre la nazione aspetta una soluzione che può e deve imprimere una svolta ad una situazione, che rischia di divenire, altrimenti, stagnante.

Forse, anche in questo caso, come in molte altre situazioni precedenti di difficoltà, gli Italiani sapranno dare il meglio di loro stessi e saranno capaci di sbalordire gli Europei e coloro che ci guardano da New York?

 

 

Dirigente scolastico, dapprima nella secondaria di primo grado e, successivamente, nella secondaria di II grado. Gli piace scrivere di scuola, servizi, cultura, attualità, politica. I suoi articoli sono stati già pubblicati da riviste specialistiche, cartacee ed on-line, e da testate, quali: Tecnica della scuola, Tuttoscuola, Edscuola, Ftnews, Contattolab.