di Alessandro D’Orazio
Per contrastare i ripetuti abbattimenti di olivi infetti dal batterio della Xylella è stata di recente proposta dagli europarlamentari Raffaele Fitto (NcI) e Paolo De Castro (Pd) una misura che ha già ottenuto il parere favorevole dell’Unione Europea. L’intervento andrà ad affiancare quello già messo in atto dalla Regione Puglia e sarà cofinanziato da Ue, Stato italiano e da tutte le Regioni olivicole italiane interessate al contenimento della fitopatia. In particolare, le somme necessarie all’attuazione del progetto ammontano a circa 100 milioni di euro nell’arco di 5 anni e dovranno confluire nella variazione del Programma di sviluppo rurale nazionale (Psrn) per il periodo 2014 – 2020; il denaro dovrà essere utilizzato per due differenti scopi: risarcire gli agricoltori colpiti dagli abbattimenti degli alberi infetti e reimpiantare varietà di olivi resistenti al batterio della Xylella.
Oltre a tale misura, la Commissione Agricoltura della Camera dei deputati ha disposto una indagine conoscitiva volta a far luce sull’emergenza legata alla diffusione della Xylella in Puglia, regione maggiormente colpita dal fenomeno infettivo. A renderlo noto è il deputato Giuseppe L’Abbate, componente M5S della Commissione Agricoltura, che ha spiegato come il Parlamento sia “al lavoro per fare chiarezza e trovare soluzioni concrete condivise, che saranno di supporto al ministro Centinaio”.
Il parlamentare ha inoltre aggiunto: “Rispondiamo così all’esigenza di fare chiarezza su un fenomeno che sta arrecando enormi danni all’economia pugliese e su cui c’è tanta confusione sia sul versante della ricerca scientifica che su quello delle possibili soluzioni da mettere in pratica. Ascolteremo in audizione tutti gli Enti e le Istituzioni interessate dalla Regione Puglia, agli enti di ricerca, all’Osservatorio Fitosanitario, alle associazioni di categoria relative al comparto agricolo, nonché le associazioni del mondo ambientalista. L’indagine conoscitiva sarà l’occasione per fare finalmente chiarezza a beneficio di tutti i cittadini pugliesi e dell’olivicoltura italiana”.
In verità, i progetti in corso d’opera si inseriscono nel ben più complesso piano per la ricostituzione e la salvaguardia dell’intero patrimonio olivicolo non solo pugliese, ma più in generale italiano. Il flagello dalla Xylella negli ultimi anni ha infatti messo in pericolo uno degli alimenti più preziosi del nostro Paese: l’olio. L’Italia vanta una produzione media di oltre 464mila tonnellate di prodotto, due terzi del quale è extra vergine e ben 41 sono le denominazioni DOP riconosciute dall’Unione europea. Difendere, quindi, una delle più grandi eccellenze nazionali diventa la prerogativa d’obbligo.