di Alessandro D’Orazio
Accordo trovato sull’Ilva dopo una nottata di negoziati. Secondo le dichiarazioni riportate dal vicepremier e ministro Luigi Di Maio: “Sono state 18 ore di trattativa in cui i protagonisti sono stati ovviamente i rappresentanti dei lavoratori, in cui si è cercato di raggiungere il miglior risultato possibile nelle peggiori condizioni possibili. Adesso aspettiamo la firma, non dire gatto se non ce l’hai nel sacco…”.
Al di là di clamorosi stravolgimenti, l’accordo con Mittal dovrebbe prevedere l’assunzione immediata dei 10.700 lavoratori che attualmente operano negli stabilimenti. Contemporaneamente partirà anche un piano di incentivi alle uscite volontarie e l’azienda si è anche impegnata ad assumere tutti gli altri operai in carico all’Ilva senza penalizzazione alcuna.
Sotto il profilo ambientale vi sarebbero, inoltre, notevoli miglioramenti circa l’accelerazione delle coperture dei parchi, oltre alla definitiva apposizione di un limite fortissimo sulle emissioni. Ora, come da prassi, l’intesa verrà sottoposta al vaglio dei lavoratori e dopo la sottoscrizione dell’accordo ci sarà la firma definitiva, che giungerà al termine dei referendum previsti. Il tutto entro il 15 settembre, fanno sapere i sindacati.
Nel frattempo giungono festanti le dichiarazioni del Presidente Giuseppe Conte, il quale si era espresso negativamente sull’eventuale annullamento della gara. “Di Maio ha fatto un lavoro veramente egregio, è stato molto sapiente il percorso che abbiamo costruito, abbiamo acquisito il parere dell’Anac e dell’Avvocatura dello Stato, sono emerse irregolarità evidenti, ma l’annullamento della gara non è così semplice. Non basta un vizio formale, occorre dimostrare che attraverso quell’annullamento si realizza meglio l’interesse pubblico. I dati che sono stati resi noti sono di assoluta eccellenza”, è quanto dichiarato dal premier da Ischia.
Il ministro Di Maio ha poi spiegato che i lavoratori saranno assunti con il ricorso all’Art.18: “Da quello che si è ottenuto al tavolo stanotte, già possiamo dire che non ci sarà il Jobs Act nell’azienda, che i lavoratori saranno assunti con l’articolo 18, che ci saranno 10.700 assunzioni come base di partenza e che non ci saranno esuberi: tutti riceveranno una proposta di lavoro da Mittal”. A questo punto lo sciopero dell’11 settembre, indetto dai sindacati prima che ripartisse il tavolo, viene scongiurato e “dopo la verifica dei testi lo revocheremo”, annuncia il segretario provinciale della Uilm di Taranto, Antonio Talò.
Nell’attesa di dirimere i nodi finali dell’accordo, tra cui quello legato all’occupazione, al salario ed al rilancio industriale del gruppo, si prospetta un autunno sereno per le centinaia di famiglie coinvolte in questa annosa questione.