di Alessandro D’Orazio
Venerdì 14 settembre 2018, data di entrata in vigore del nuovo provvedimento in materia di armi, diventerà meno restrittiva la normativa attualmente vigente, la quale subirà delle sostanziali modifiche. La Gazzetta Ufficiale, infatti, ha pubblicato il decreto legislativo 104 del 10 agosto 2018, che recepisce la direttiva europea 853/2017 (in modifica della precedente direttiva Ue 477/1991).
In particolare, tra le varie novità sarà più facile detenere armi di derivazione militare (categoria B9/A7) come ad esempio il leggendario Kalashikov Ak 47 o il fucile semiautomatico Ar 15. Oltre a ciò, i punti salienti della nuova legge prevederanno un incremento da 6 a 12 delle cosiddette “armi sportive” con un passaggio di colpi consentiti nei caricatori da 15 a 20 per le armi corte e da 5 a 10 per le armi lunghe; inoltre, la durata delle licenze di porto d’armi per la caccia e ad uso sportivo diminuirà da 6 a 5 anni.
La denuncia di detenzione potrà essere inviata ai Carabinieri o alla Questura anche per via telematica tramite posta elettronica certificata e non vi sarà nessun obbligo di avvisare i propri conviventi maggiorenni di possedere armi. Infine, la categoria dei cosiddetti “tiratori sportivi” sarà estesa non più ai soli iscritti alle specifiche federazioni aderenti al Coni, ma anche agli iscritti a federazioni di Paesi Ue, agli iscritti alle sezioni del Tiro a segno nazionale, agli appartenenti alle associazioni sportive dilettantistiche affiliate al Coni (compresi i campi di tiro privati, qualora gestiti da associazioni affiliate alConi
Si specifica, poi, che la retroattività dell’obbligo di essere tiratori sportivi per poter detenere le armi di categoria A6 (demilitarizzate) e A7 (armi a percussione centrale con caricatore superiore a dieci colpi per arma lunga e venti per arma corta) è stata fissata al 13 giugno 2017. La modifica normativa in questione, a parere di molti, sarebbe stata concertata a febbraio, quando in piena campagna elettorale, nel corso dell’Hit Show (fiera vicentina di armi e caccia) il leader della Lega Matteo Salvini siglò con il Comitato “Direttiva 477” un documento di intesa in cui si sarebbe impegnato a rendere il meno restrittivo possibile il recepimento della tanto discussa direttiva europea.