Siamo alle solite. L’anno scolastico è iniziato e con esso tutte le solite problematiche legate al mondo scolastico. Le difficoltà più cogenti sono la nomina di Insegnanti di sostegno e la mancata assegnazione degli stessi alle classi. I diversamente abili vedono lesi nuovamente i loro diritti all’istruzione ed alla educazione; nulla è oggi nelle scuole rispettoso dei loro bisogni e delle loro inconfutabili necessità.
I docenti di sostegno negli ultimi anni sono stati reclutati anche senza titoli affini ai ruoli che sono andati a ricoprire. Si propongono in questi giorni formazioni relative al sostegno, da mettere in atto nei prossimi mesi, da destinare a tutti i docenti. A questo proposito va tenuto presente che un docente di classe – prevalente – ha necessità di essere coadiuvato da esperti in disabilità competenti, per un percorso individualizzato a tutto vantaggio dei bambini diversamente abili.
Non mancano solo i docenti di sostegno, ma mancano anche i Docenti in generale : un ammanco di 11 mila insegnanti . Concorsi svolti in fretta con procedure fantasma per cattedre inesistenti o per cattedre che non verranno mai coperte per difficoltà alla mobilità o per inesistenza di docenti in quella materia.
Mancano le graduatorie per le sostituzioni; i concorsi per la scuola dell’infanzia e per quella primaria stentano a partire. Mancano procedure per abilitare docenti di ruolo in altre discipline e creare così una mobilità interna, che si traduca in crescita professionale e soddisfazione delle richieste del mondo scuola. Manca una organizzazione puntuale e precisa per garantire una istruzione di qualità a tutti gli studenti, per una ‘inclusività’ che non sia solo una parola ad effetto ma che sia, invece, l’effetto necessario per un nuovo modo di fare scuola.