di Andrea Carpentieri
Chi ha subito, non dimentica. Pensi di aver dimenticato, di aver voltato pagina, di riuscire ormai a pensare soltanto a chi c’è adesso, però poi… Poi arriva Juventus-Napoli, e tornano la fitta, il dolore, la furiosa collera; il livido che credevi fosse stato assorbito ti ricorda che sta ancora lì, che è diventato cicatrice, che mai nulla e nessuno te lo toglierà di dosso.
La sera prima di una partita che potrebbe significare molto, ecco che ti viene in mente la partita che avrebbe potuto e dovuto decidere tutto: andasti là, cuore azzurro, non gliela facesti mai vedere, meritasti e vincesti. Vincesti nel modo più bello e dolce, sfondando il lucchetto di quell’inguardabile catenaccio nei minuti finali: lo spagnolo disegnò una parabola perfetta, l’angelo nero si levò in volo e dipinse d’azzurro il cielo più grigio d’Italia.
Era tuo, il sogno, cuore azzurro: i ragazzi e il Comandante avevano fatto l’impresa, ma loro non potevano subire lo smacco di quegli scugnizzi “napoletani” andati a sbancare casa dei padroni, lo smacco di quell’uomo meraviglioso in tuta che per tre anni aveva portato a scuola il cocco del sistema. E allora arrivò Orsato di Schi(f)o, e tu finisti infartuato, cuore azzurro. Loro, alcuni di loro, ancora oggi hanno l’arroganza di venire a dirci che non avresti dovuto cedere in albergo, ma tu, noi, chi fa, ha fatto, ama lo sport sa che l’infarto arrivò davanti all’orrore di quell’abuso intollerabile, di quello stravolgimento inspiegabile di ogni regola tecnica, di ogni principio di giustizia ed equità. È finita, sì, ma purtroppo a me non è passata, e stasera ho definitivamente compreso che non mi passerà mai.
Questo non vuol dire, ovviamente, che io e quelli come me resteremo prigionieri di un passato che avrebbe meritato di essere fatto d’oro e che invece l’ingiustizia ha cosparso di fango e letame: anzi, la ladrata di Orsato deve caricare ancora di più tutti noi, chi sostiene e chi va in campo sotto la guida del Re arrivato quest’anno e che tante battaglie assai più importanti ha già vinto.
Oggi il frustrato di Livorno ha dichiarato che la Juventus dovrà vendicare la sconfitta dello scorso anno: tu, cuore azzurro, prova a vendicare quello che fece Orsato, prova a sbattere ancora la porta sul muso ai più potenti e più forti, e poi vedremo cos’altro ci si inventerà per fermarti. È dura, tremendamente dura sia per domani che per la stagione, perché erano già fortissimi ed in più hanno preso il numero due al mondo: con un allenatore davvero bravo sarebbero ai limiti del’imbattibilità, probabilmente.
Eppure nello sport non esiste l’impossibile, l’invincibilità è una mera illusione, e allora vai e riprovaci, cerca di importi nuovamente in casa loro: come sempre, come ad ogni rientro, che tu vinca, perda o pareggi ci troverai qui ad aspettarti, ad abbracciarti, a battere all’unisono con te, cuore azzurro. Da’ il massimo e, se puoi, vinci, cazzo.