di Rosario Pesce
È evidente che un’alternativa, in questo momento, nel Paese all’odierno Governo non c’è.
Questa può nascere solo se lo schieramento, naturalmente antitetico alla maggioranza, riuscirà ad acquisire la necessaria compattezza per far fronte ad una sfida importante, qual è quella appunto dell’alternativa democratica.
Ma, nei prossimi mesi sarà possibile assistere ad una ricomposizione del quadro delle forze di Centro-Sinistra?
Molto dipenderà dagli esiti del Congresso del PD, attualmente in corso.
Zingaretti, che è il candidato favorito sulla carta, ha lanciato la sfida: mettere da parte le incomprensioni del recente passato e riunire un ventaglio di soggetti politici, in un’unica lista alle prossime elezioni europee, che possano conseguire almeno un terzo dei voti validi.
Sarebbe, questa, una preziosa premessa per lanciare, nel corso della seconda parte della legislatura, una sfida vera ed autentica, quella che solo le forze democratiche ed europeiste possono dispiegare contro il sovranismo che – invece – impera al momento non solo in Italia, ma in molti Paesi europei.
È chiaro che, in particolare, in Italia bisogna svegliarsi da un torpore inquietante, quello che ha caratterizzato tutti i partiti progressisti all’indomani della sconfitta in occasione delle elezioni politiche del marzo 2018, quando più che il PD vennero penalizzati dagli elettori Renzi ed il renzismo.
Ma, la sola leadership di Zingaretti può bastare per ridare nuova vita a chi, per un anno circa, si è limitato a leccare le ferite?
È chiaro che la risposta è negativa.
Un nuovo leader ed una rinnovata classe dirigente sono una condizione necessaria, ma non sufficiente per rinascere.
Sarà necessaria una presenza forte su tutti i temi di grandissimo impatto sociale, se il PD e le forze civiche, che saranno protagoniste del nuovo progetto, vorranno per davvero lanciare una sfida che non sia solo velleitaria.
Noi a questa sfida, per la rinascita del Centro-Sinistra e per creare un’alternativa reale nel Paese, vogliamo essere partecipi: con noi sarà protagonista, anche, la maggioranza degli Italiani?