di Ornella Esposito
La XXIII edizione del Festival più importante e longevo del sud Italia, il Meeting del Mare, ideato e diretto da don Gianni Citro, aprirà i battenti il 31 maggio e proseguirà fino a domenica 2 giugno nella ormai consueta location del porto di Marina di Camerota.
Dopo l’anteprima di aprile a Sapri con Rocco Hunt, l’happening che ogni anno raduna migliaia di giovani da tutto il Sud Italia è pronto per una tre giorni e tre notti di concerti, mostre, installazioni, danza, azioni teatrali e incontri d’autore in riva al mare, tutti rigorosamente a ingresso gratuito, che per l’edizione del 2019 indagano il tema “IO RICORDO”.
“Il tema di quest’anno – dice don Gianni Citro – non è affatto un inno alla nostalgia di cose di ieri, ma il richiamo a una dimensione fondamentale dell’intelligenza, delle relazioni, dei sentimenti. I ricordi sono magazzini di idee, utili al presente, stimoli continui a non cadere in certi errori, tracce da cercare incessantemente per concepire il futuro. Senza ricordo l’umanità si imbarbarisce e rischia di perdere la sua anima e la sua vera identità. Quella umana appunto”.
E il Meeting del Mare vuole proporsi proprio come un antidoto all’imbarbarimento usando il linguaggio delle arti e della musica in particolare.
Per ogni giornata del festival ci saranno tre headliner, con uno sguardo sempre attento alla scena italiana contemporanea.
Ad aprire le danze venerdì 31 maggio ci sarà Franco126, sabato 1 giugno saliranno sul palco i Planet Funk mentre domenica 2 giugno chiuderà Motta, Targa Tenco al Premio Fabrizio De André.
Insieme a loro, come tradizione, una folta schiera di artisti emergenti e interessanti realtà della musica underground nazionale: N!et, La Terza Classe, Malatja, Stanley Rubik, 1989, Fran e i Pensieri Molesti, La Gabbia, Barracca Republic, DiMeglio, Martino Adriani, Matteo Cappella, San De Villa, Indubstry, Johnny DalBasso e molti altri, per un totale di 50 esibizioni.
Oltre alla musica, il Meeting ospiterà workshop e seminari con professionisti di settore, aftershow, dj set, incontri con gli autori e jam session presso il Meeting del Mare Camp: un vero e proprio mini-campus (attivo dal 30 maggio con un contest per band emergenti) in cui, dalla mattina fino a notte fonda, tutte le band avranno la possibilità di confrontarsi e far ascoltare i loro dischi/demo agli ospiti presenti al festival. Tra questi: Magellano Concerti, The Goodness Factory, Octopus Records, ExitWell, Primo Maggio Roma, iCompany, Fanpage.it, Arealive, Le Rane.
Trasversale a tuti gli eventi il discorso sociale, declinato con il Cantiere Visivo dove verrà allestita l’intera mostra “Closer – Dentro il reportage”: un festival diffuso dedicato alla fotografia sociale organizzato in collaborazione con Terzo Tropico e Witness Journal. Cinque lavori diversi tra loro che raccontano le condizioni critiche di luoghi vicini e lontani.
Spazio anche alla street art con gli artisti Biodpi, Urka, Irene Nhien, Cinaski e GambianCrew.
In programma, inoltre, incontri con Chris Obehi, il migrante che suona la musica siciliana, la giornalista e scrittrice Tiziana Barillà con il suo libro “Mimì Capatosta” e il “Dossier Libia” nato all’interno della campagna LasciateCIEntrare in collaborazione con Asgi e Progetto Melting Pot.
Nella notte tra l’1 e il 2 giugno, subito dopo la fine dei concerti, la Chiesa di Sant’Alfonso accoglierà i detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere protagonisti di “Epochè’ (sospesi)” per la regia di Marco Puglia, un progetto a cura dei magistrati dell’ufficio di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere.