Torino vs Napoli – Giudizi e voti di Pasquale Lucchese

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Meret: Attento sulla conclusione di Ansaldi. Voto 6+

Manolas: Sempre concentrato. Voto 6+

Luperto: Senza sbavature. Voto 6+

Di Lorenzo: Continua ad offrire buone prestazioni. Voto 6.5

Hysaj: Rischia di farsi veramente male, costretto ad uscire dopo una rovinosa caduta. Voto 6

Zielinski: Un solo strappo ad inizio ripresa, poi nulla. Voto 4

Ruiz: Troppi errori e troppa superficialità. Voto 5

Allan: L’unico a meritare la sufficienza dalla mediana a salire. Voto 6

Insigne: Irriconoscibile e spento. Voto 5

Lozano: È assolutamente prestissimo per giudicarlo, ma il terrore che sia un acquisto sbagliato si manifesta prepotente. Voto 4.5

Mertens: Quanto meno combatte. Voto 6-

Subentrati:

Ghoulam: Ennesima sostituzione forzata. C’è un fallo da rigore su di lui. Voto 5.5

Callejon: Deve giocare. Voto 6-

Llorente: Quel cross di Di Lorenzo va capitalizzato. Voto 5.5

Ancelotti: Il problema ‘numerico’ sta nei tre punti casalinghi persi vs il Cagliari; i problemi ‘extra-numeri’ in questo momento sembrano tanti, in ordine sparso: Insigne, Lozano, Milik, le prestazioni oscillanti di KK e Allan, la posizione in campo di Zielinski e Ruiz, l’assenza di grinta e mordente, uno spogliatoio apparso mai come ora sul punto di sfaldarsi, l’improvviso vuoto di fiducia, una regressione mentale/fisica/tecnica spaventosa, un approccio tattico confuso, la dea bendata che si ostina a remare contro, l’ennesimo e logorante ritorno del fantasma toscano, in una piazza che, dopo la parentesi londinese, arriva finanche ad ‘ammirare’ ciò che è quanto più antitetico da sé, pur di continuare a vivere in un passato romanzato e senza vittorie.

Pur non condividendo alcuni suoi tratti e avendo avuto il sentore di aspetti umani, legittimamente emersi poi con il tempo, due stagioni addietro mi definii più sarrista dei sarriani perché Sarri era il mio allenatore; oggi, nonostante un fegato in frantumi e un terrificante senso di frustrazione e smarrimento, di rabbia e di impotenza, di paura e angoscia, sposo appieno la causa Ancelotti perché lui allena il mio Napoli.
La società faccia sentire la sua voce, lui faccia scelte nette e forti, non guardi in faccia a nessuno: il Napoli prima di tutto e tutti.
Gli altri, i nostalgici, i super soloni, ma soprattutto quelli che, neanche velatamente, godono del narcisistico e ano lontani da Partenope azzurra e stiano in silenzio.

Arbitro: Dopo Mertens a Firenze (72 ore di diretta televisiva per condannare e ‘giustiziare’ il belga), intervento potenzialmente falloso su Llorente vs il Cagliari (neanche un replay), intervento potenzialmente falloso su Ghoulam oggi a Torino (neanche un replay). Voto 5

Torino: Parte sinistra della classifica.

Nato 43 anni fa a Napoli, da sempre residente a Casoria. Laureato in Storia alla Federico II, militante politico, impegnato nel mondo dell'associazionismo e del volontariato. Oltre alla storia, e alla politica, l'altra passione è il calcio, in particolare il Napoli. Il colore preferito è, ovviamente, l'Azzurro!