di Angela Petroccione
E’ atteso per sabato 30 maggio alle ore 19 il più grande brindisi online d’Italia che vedrà le ottocento cantine associate al Movimento Turismo del Vino levare in alto i calici e tagliare il nastro della 28esima edizione di Cantine Aperte.
Non sarà la stessa cornice a presentare filari, territori e aziende, dal momento che il patrimonio vinicolo italiano potrà mettersi in mostra e raccontarsi solo attraverso i canali social, in una edizione tutta virtuale.
Ma è troppo grande il desiderio di confermare l’appuntamento e tenere vivo il contatto con gli eno-appassionati. Un’esperienza vissuta dunque diversamente, che manterrà però il focus sul racconto del vino, dalle parole di chi lo produce e lo cura ogni giorno.
Sarà un weekend di degustazioni in diretta web da tutta la penisola, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, momenti che saranno raccontati attraverso l’hashtag ufficiale #CantineAperteInsieme.
Sospese le passeggiate in vigna e le visite che in questo periodo dell’anno rappresentano per i wine lovers una tappa imperdibile, anche per la scoperta delle nuove annate, i produttori attraverso il web proveranno a colmare la distanza fisica e racconteranno come stanno organizzando la ripartenza delle attività ricettive, oltre a dare istruzioni più precise per l’acquisto dei propri vini attraverso la spedizione di pacchetti direttamente a casa o con il ritiro previa prenotazione.
L’enoturismo, che secondo i dati Enit da solo conta circa 3 milioni di turisti l’anno ed un giro d’affari di circa 4, 5 milioni di euro, si candida ad essere una delle realtà con margini di ripresa. “A seguito della crisi pandemica – ha dichiarato infatti il presidente Nicola D’Auria – il turismo all’aria aperta sarà la forma più sicura e responsabile di turismo sia per quanto riguarda il pericolo di contagi, sia per la possibilità di lavorare su prenotazione con piccoli gruppi di persone. Le nostre cantine hanno aderito con entusiasmo a #CantineAperteInsieme, perché abbiamo tutti bisogno di tornare a raccontare le nostre belle vigne e le nostre storie con un calice di vino in mano.”
E poi l’invito di D’Auria al Premier Conte e a tutti gli enoturisti d’Italia: “acquistate una bottiglia del territorio e brindate insieme alle nostre cantine per la ripartenza di un settore per cui siamo ammirati e riconosciuti in tutto il mondo”.