La redazione
Da un periodo difficilissimo segnato dalla pandemia, con pesanti ripercussioni su diversi fronti, Casoria riparte guardando soprattutto alle prospettive di crescita del territorio. La cultura si fa ‘bella’ e attraverso la competenza diventa iniziativa di spessore. La ‘Fiera della Cultura ‘del Giornalista Giuseppe de Silva, ideata sull’oggi e proiettata sul domani, ha innescato tantissime riflessioni con l’arguta e concreta voglia di operare il cambiamento per il territorio e per la gente che lo vive.
“Una cultura è una struttura di significato che viaggia su reti di comunicazione non localizzate in singoli territori”, afferma l’antropologo Ulf Hannerz. Ed è quello che ha creato Giuseppe de Silva realizzando la Fiera della cultura: una rete di comunicazione tra il Comune di Casoria , l’ordine dei giornalisti e il Corecom Campania; tutti erogatori del gratuito patrocinio.
Una rete di scrittori: Angela Cascella, Paolo di Petta, Giuseppe Clarino e lo stesso Giuseppe de Silva, autori di libri dai temi più attuali e sentiti dai cui spunto sono nate quattro serate di dibattito nella villa comunale di via Pio XII a Casoria nei quali una rete di esperti, tra gli altri Mimmo Falco presidente Corecom Ottavio Lucarelli presidente Odg Campania, il sindaco di Casoria Raffaele Bene, il vicesindaco Paola Ambrosio, gli assessori D’Anna e Riccardi, le docenti Borriello e Renis, i professionisti Di Petta, Sanna, Rossi, Clarino e Arcella, i giornalisti D’Anna, Testa, Varriale, hanno relazionato sui temi della fiera: il mito, il calcio, la scuola, le donne, il femminicidio, le periferie, le difficoltà del vivere, il centro storico, le vittime della mafia, le sofferenze umane, le necessità di un territorio in rinascita.
Una rete di colori: il bianco che rappresenta la purezza dei ricordi e dei pensieri: da qui una panchina per ricordare Diego Armando Maradona; il rosso che rievoca la violenza di genere, quella operata indegnamente sulle donne: da qui.una panchina con il numero 1522 per difendere le donne; il giallo per ricordare la legalità, la difesa di chi è ed è stato vittima della criminalità: da qui una panchina per ricordare le vittime della criminalità.(Le panchine sono state realizzate dall’artista napoletano di fama nazionale Luigi Cali’).
Una rete di partecipazione tra cittadino ed istituzioni, tra pubblico e privato, tra comunicazione giornalistica e comunicazione letteraria, tra arte pittorica e arte poetica, tra arte musicale e arte danzante.
La kermesse conclusasi il giorno 12 luglio – dopo quattro incontri – nella persona del suo fautore – il Giornalista Giuseppe de Silva – è stata dunque promotrice di una ‘Rete’ di intenti, di partecipazione, di condivisione, di cooperazione per dare nuova linfa al territorio Casoriano e proiettarlo all’esterno, al nuovo, al cambiamento e alla voglia di rinascita.
La Fiera della cultura di Giuseppe de Silva ha unito risorse, persone e contenuti , ha fatto ‘rete di comunicazione’ proprio quando ce ne era più bisogno : dopo i Lockdown ed il distanziamento. La Fiera ha riavviato e ravviverà dibattiti ed idee per quanti credono fermamente che la cultura sia il primo baluardo per la crescita umana.