Il 15 Aprile del lontano 1967 si spegneva a Roma, e specificamente in un’abitazione di Via Monti Parioli, “Il Principe della risata”. Antonio De Curtis, in arte Totò, attore simbolo dello spettacolo comico in Italia, nacque e crebbe, però, a Napoli, nel quartiere Sanità.
La casa in cui l’attore nacque nel 1898, nonostante le condizioni degradanti in cui versa e le promesse delle istituzioni che si sono susseguite, non ha mai subito lavori di restauro, affinchè potesse essere possibile l’allestimento di un museo dedicato a Totò. A distanza di cinquant’anni circa dalla sua scomparsa, il giorno 13 del c.m. in via Santa Maria Antesaecula si è svolto un flash mob a cui hanno preso parte numerosi manifestanti, che hanno esposto cartelli con la scritta “Save Totò”, alludendo alla necessità impellente di salvaguardare il ricordo di un artista del calibro di Totò. I residenti del quartiere, inoltre, hanno dichiarato la propria dispoibilità nella gestione di un eventuale museo ad egli dedicato.
Il giorno seguente, nelle sale dell’ex collegio Filangieri è stata allestita una mostra gratuita sul Principe della risata, al fine di monitare l’affluenza degli interessati e sondare il terreno per porre poi le basi di un museo che sia volto, una volta per tutte, alla consacrazione di una delle più illustri colonne portanti della comicità italiana, vanto di una Napoli che è da sempre sede di una cultura immensa ma troppo spesso non valorizzata.
