La redazione
Il sassofonista partenopeo è da oltre cinquant’anni sulla scena artistica nazionale diventando un’icona artistica che, dall’alto dei suoi 77 anni, lo rende ancora un punto di riferimento per le nuove generazioni musicali che vogliono urgenza espressiva e zero compromessi.
Domenica 17 luglio (dalle ore 21:30 con ingresso € 20+d.p.) con una super live band, composta dal batterista Freddy Malfi, dal bassista Rino Calabritto e tastierista Alessio Busanca; James Senese presenta il suo ventunesimo album dal titolo JAMES IS BACK. Accompagnato dal suo fidato sax, e con la sua ugola blues; torna a suonare dal vivo a Napoli in occasione della rassegna Livingstone Sunset nella splendida cornice balneare del Lido Varca d’Oro di Marina di Varcaturo.
In più di mezzo secolo di carriera Senese ha attraversato generi, epoche, mode, senza lasciarsi mai corrompere in nome del mercato. I suoi numi tutelari sono Miles Davis e John Coltrane. La sua granitica coerenza artistica e intellettuale sono famose come il suono del suo sax.
Passando per i seminali Showmen con Mario Musella, i Napoli Centrale (tuttora la formazione che lo identifica), le collaborazioni con l’indimenticabile amico Pino Daniele ma anche il sodalizio artistico e fraterno che lo ha legato a Franco Del Prete, James Senese ha suonato e cantato i vinti, quelli che non hanno mai avuto voce. L’energia e la rabbia del suo sax, e della sua voce, contraddistinguono le sue performance live, fatte di coraggio e determinazione: quella di un “Nero a metà.
“Nella società attuale è diventato molto difficile far prevalere il bene sul male e ancora più complesso è parlare alle persone per cercare di far capire loro quella che per me è la strada giusta, quella dei sentimenti – dichiara Jemes Senese. “Ogni persona ha un proprio Credo, non siamo tutti uguali e ognuno costruisce il proprio mondo in modo differente ma uno dei problemi principali è che vi sono persone che hanno velleità dominanti. Per realizzare James is Back ho guardato un pò dappertutto, per trovare una voce comune che potesse entrare nel cuore della gente. E’ un disco molto sofferto ma pieno d’amore. Ed è proprio l’Amore quello che io cerco in ogni momento della mia vita e della mia arte. Il lavoro che ho fatto è stato di cercare un unico suono: quello della verità, il mio essere nero e bianco… per potermi ritrovare, e rintracciare la mia identità. Le canzoni di questo album mi danno una carica emozionale notevole, per me rappresentano il presente ma anche il futuro. Sembrano canzoni ma vanno oltre; sono lo specchio della mia vita. In questi brani si sente il soffio del mio cuore.”.