di Gemma Delle Cave
Da quando nel lontano 2015 è cambiata la gestione, passando nelle mani del direttore Sylvain Bellenger, proveniente dall’Institut National d’Histoire de l’Art di Parigi, il Museo e Real Bosco di Capodimonte ha subito una vera e propria rifioritura. Infatti, è stata notevole la ventata di cambiamenti ed eventi culturali che il direttore parigino ha portato, cercando di invogliare il pubblico e i turisti a visitare uno dei patrimoni più belli che abbiamo. Vediamo insieme quali sono le ultime novità.
In primo luogo, anche per il mese di settembre 2022 è stata confermata l’apertura serale del parco del Museo e Real Bosco di Capodimonte fino alle 22. L’iniziativa, già in vigore ad agosto, ha riscosso un enorme successo. L’ingresso prolungato fino alla sera è solo una delle tante idee, con cui il sito Capodimonte si è preposto di diventare tra i luoghi della cultura più visitati in Italia e non solo.
Sono state sistemate nuove aree picnic e posizionate nuove panchine al fresco. Grande attenzione è stata posta allo sport con i campi di calcio e l’area rugby, e anche ai nostri amici a 4 zampe di piccola e grande taglia, dedicando loro delle aree specifiche vicino alla Fagianeria. Per di più, è stata da poco ristrutturata e decorata, a cura dell’architetto Santiago Calatrava, la chiesa di San Gennaro nel Real Bosco di Capodimonte, aperta nuovamente al pubblico dopo più di cinquant’anni di chiusura.
Per non parlare delle numerose esposizioni temporanee, che arricchiscono le sale del Museo insieme alle collezioni permanenti. Fino al 2 ottobre 2022, è ancora possibile visitare la mostra monografica su Battistello Caracciolo. Fino al 30 settembre poi rimarrà esposta la tela The Triumph of Death, 2019, di Cecily Brown, tra i più famosi artisti contemporanei. Mentre, fino al 7 gennaio 2023, Oltre Caravaggio. Un nuovo racconto della pittura a Napoli è l’esposizione che presenta oltre 200 opere del ’600 napoletano. Come testimonia il titolo, il ‘600 non è stato soltanto il secolo di Caravaggio, ma anche di artisti come Luca Giordano, Jusepe de Ribera, Francesco Fracanzano, Massimo Stanzione, Andrea Vaccaro, Battistello Caracciolo e tanti altri.
Il museo di Capodimonte poi ha stretto un importante accordo per il 2023 con il museo del Louvre, che prevede un prestito di opere al museo parigino, in cambio di altre provenienti dal celebre sito francese. Si tratta di un importante momento di visibilità all’estero per la città di Napoli e per uno dei suoi luoghi di cultura più apprezzati, ovvero il Museo di Capodimonte, purtroppo non sempre meta di molti turisti, sia perché meno conosciuto rispetto ad altri siti napoletani, sia perché difficile da raggiungere con mezzi pubblici e poco organizzato con parcheggi auto.
“Sono molto onorato dell’invito della presidente-direttrice del Louvre, Laurence des Cars”, ha detto il direttore di Capodimonte, Sylvain Bellenger, in un comunicato diffuso dal Louvre, “e grande è il prestigio che questa mostra porta a Napoli e al Museo e Real Bosco di Capodimonte. La storia di Capodimonte è inseparabile dalla storia del Regno di Napoli così come la storia del Museo del Louvre è inseparabile dalla Rivoluzione Francese. Molti dei capolavori di Capodimonte, come la Danae di Tiziano, il Ritratto di Paolo III Farnese, sempre di Tiziano, l’Antea di Parmigiano, non sorprenderanno molti visitatori, in quanto compaiono in molti libri di testo di storia dell’arte, ma la sorpresa sarà di collegarli a Capodimonte, famoso museo per amatori ma ancora tutto da scoprire per un pubblico più vasto. Nonostante lo storico attaccamento dei francesi per Napoli, i visitatori di Pompei non pensano sempre a integrare nel loro moderno Grand Tour questo museo che figura tra i primi d’Europa”.