La redazione
Siamo l’amore e la sua privazione,
per mille anni ancora ci chiameremo
col timore di non meritarci
Quattro tempi, quattro stagioni, quattro movimenti. Un’arte poetica scandita dal tempo, l’arco naturale di un anno. Una poesia che contiene un ritmo musicale delicato e potente al tempo stesso. Un canto che ha una radice spirituale collettiva.
(Dalla prefazione di Maria Rosaria Selo)
“Novantanove fiori selvatici di Mariavittoria Picone sono poesie che vanno verso la prosa, per utilizzare il titolo di un celebre saggio di Alfonso Berardinelli. Sono poesie intime, delicate, diaristiche, discorsive: le si potrebbe definire neo-crepuscolari. Sono “fiori selvatici” di chi, conoscendo la vita e le sue menzogne, pratica il culto dell’attesa, e sa che il segreto di una donna è sempre una “perla nel guscio di ostrica”, “premio per chi graffia le sue mani” per, infine, farla splendere nell’amore, unica grazia che rende superflue le parole. Oscillanti tra una dignità strappata coi denti e accolta con una sorta di atteggiamento animista, una nostalgia rimossa per maturità di sguardo e il “sogno di una cosa” di marxiana e pasoliniana memoria.
(Dalla postfazione di Andrea Di Consoli)
Giovedì 10 novembre 2022, alla libreria Raffaello di Via Kerbaker 35, alle 18, si presenta la raccolta di frammenti poetici di Mariavittoria Picone “Novantanove fiori selvatici” – IOD Edizioni.
Dialogheranno con l’autrice Chiara Tortorelli, Francesca G. Marone e Silvio Mastrocola.