Il lunedì sera a Napoli c’è la raccolta indifferenziata. Lezioni di calcio e anche di vita nelle trasmissioni sportive.

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di Pasquale Di Fenzo

Il lunedì sera a Napoli c’è la raccolta indifferenziata. Non quella domestica, ma quella che arriva via etere dal profondo nord, con orde barbariche che vengono ad impartire lezioni comportamentali ai napoletani, non solo su come si tifa, ma pure come si vive.
Naturalmente a pagamento, tutto compreso: vitto, alloggio, lavatura, e per quelli che ce la fanno ancora, forse pure la stiratura. Le tv napoletane fanno a gara per accaparrarsi le prestazioni di questi individui, come se non bastasse quello che ci hanno vomitato addosso per l’intera settimana. Parlano ancora della regolarità del rigore concesso all’Inter, anche dopo che lo stesso Rocchi ha detto che non era rigore.
Come in ogni indifferenziata che si rispetti, si può trovare di tutto: milanisti, interisti, romanisti e fancazzisti vari, sciolti o a pacchetti. Da qualche tempo ci hanno privati delle lezioni di Gilletti, perché impegnato il lunedì in contemporanea su altra rete. Almeno fino a quando non chiuderanno la sua trasmissione dovremo rassegnarci alla rinuncia delle sue lezioni di vita vissuta. In compenso ci restano Biasin, Trevisan e Ordine. Il romanista Mazzocchi q. b. Caso a parte il piacione Sandro Sabatini, juventino della prima ora, poi passato addetto stampa dell’Inter. Praticamente lo stesso percorso di Marotta, ma molto prima di Marotta. Ieri sera si è detto indignato per le frasi di Conte della settimana scorsa, però non si indigno’ a Madrid, la famosa sera in cui Buffon parlò di bidone della spazzatura al posto del cuore dell’arbitro. Tanto per restare in tema di immondizia.
Quella sera elogio’ il portierone bianconero tirandogli l’applauso dello studio Mediaset in diretta tv. In teatro si definisce “carrettella”. A proposito di Mediaset, ieri sera Cesari ha correttamente detto che il primo fallo di Lukaku era da giallo, mentre l’intervento sul portiere si poteva considerare come un normale scontro di gioco, senza fallo. Però dei cartellini mancanti ai romanisti neanche l’ombra. Idem alla DS, dove hanno detto che entrambi erano falli e che il primo cartellino poteva essere anche rosso diretto. Poi Bergonzi ha parlato di gestione errata dei cartellini. Giusto. Omettendo però di aggiungere che nella anomalia andavano inclusi anche due ammonizioni risparmiate a Celik e due a Cristante.
Bastava aggiungere che l’arbitro aveva deciso di mantenere una soglia alta di tolleranza. Ma non si può chiedere troppo a un Bergonzi qualsiasi. Naturalmente i falli dei romanisti neanche loro li hanno fatti vedere. Così come nel servizio non hanno fatto vedere il colpo di testa di Lukaku, il tiro dal vertice dell’area di Politano ed il tiro di Meres, tutti passati a pochi cm dal palo. Invece il tiro alle stelle di Baldanzi e il colpo di testa sulla traversa li hanno fatto vedere da diverse angolazioni. Però le tv napoletane, in nome di una errata interpretazione della pluralità dell’informazione, continuano ad ospitare a pagamento questi individui, che per tutta risposta chiamano nelle loro trasmissioni qualche napoletano al solo scopo di deriderlo. Ultimamente sono arrivati a ridere in faccia a qualcuno. C’è bisogno di fare nomi?

Pasquale Di Fenzo, PDF per gli amici, tifoso di Napoli prima che del Napoli. Non lesina critiche a Napoli e al Napoli, ma va “in freva” se qualcuno critica Napoli e il Napoli. Pensa di scrivere, ma il più delle volte sbarèa. L’obiettività è la sua dote migliore. Se il Napoli perde è colpa dell’arbitro. O della sfortuna. Sempre. Se vince lo ha meritato. Ha fatto sua una frase di Vujadin Boskov, apportando però una piccola aggiunta: “è rigore quando arbitro fischia, a favore del Napoli”. E’ ossessionato da Michu che, solo davanti alla porta del Bilbao passa la palla ad Hamsik invece di tirare in porta. Si sveglia di notte in un bagno di sudore gridando “Tira! Tira!”.