Meta taglia il fact-checking, così Zuckerberg si riposiziona per Trump

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Facebook, Instagram e Threads si affideranno ad una sorta di auto-moderazione incrociata degli utenti, sul modello di X. Zuckerberg ha ammesso che ci saranno più “cose ​​brutte”

Meta ha annunciato che taglierà il suo programma di fact-checking dei contenuti, istituito per limitare la diffusione di fake news sui suoi social Facebook, Instagram e Threads: si affiderà agli utenti per aggiungere note ai post che potrebbero contenere informazioni false o fuorvianti. Un chiaro segnale di riposizionamento politico in vista della presidenza di Trump.

La società ha annunciato i cambiamenti di policy con una sorta di mea culpa parlando di “regole troppo restrittive e troppo inclini a un’applicazione eccessiva”. Lo stesso CEO di Meta, Mark Zuckerberg, ha detto in un video che il nuovo protocollo, che entrerà in vigore negli Stati Uniti nei prossimi mesi, è simile a quello utilizzato da X, denominato Community Notes: “È tempo di tornare alle nostre radici attorno alla libera espressione”, ha detto. L’attuale sistema di fact-checking dell’azienda ha “raggiunto un punto in cui ci sono troppi errori e troppa censura”.

Ma Zuckerberg ha ammesso che ci saranno più “cose ​​brutte” sulla piattaforma, dopo questa decisione. “La realtà è che questo è un compromesso”, ha detto. “Significa che scoveremo meno cose brutte, ma ridurremo anche il numero di post e account di persone innocenti che eliminiamo accidentalmente”.

Agenzia DIRE – di Mario Piccirillo – del 08-01-2025 – www.dire.it

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