Giro di boa condito da un preziosissimo successo per il Napoli. Nello ‘spareggio’ per il terzo posto, gli azzurri sbancano Roma, sponda laziale, grazie ad una rete di Higuain. Una vittoria di misura, ‘di rapina’, per quanto nella ripresa, la squadra ha saputo gestire bene il vantaggio e ha legittimato il successo. La differenza di avere in rosa un giocatore come Higuain, in partite come questa, si fa sentire, e l’argentino è nostro!
Rafael: Nessun intervento difficile, ma regala sicurezza e appare essere sempre attento. Voto 6.5
Albiol: Il miglior Albiol di stagione, non sbaglia nulla. Voto 7
Koulibaly: Qualche sbavatura, soprattutto nel primo tempo. Voto 6.5
Maggio: Soffre Keita nel primo tempo, poi prende le misure al giovane avversario. Contributo sufficiente. Voto 6+
Strinic: Esordio ampiamente positivo per il croato, ordinato, disciplinato, sempre presente, si propone anche in avanti. Voto 6.5
Gargano: Solita prestazione dinamica e ricca di sostanza. Voto 6.5
David Lopez: Giocatore che fa legna, si guadagna due punizioni dal limite. Voto 6.5
Callejon: L’impegno non manca, soffre Cavanda. Voto 6
Mertens: Pimpante ma spesso evanescente, l’assist per Higuain è suo. Voto 6+
De Guzman: Fa da cerniera tra difesa e attacco, non regala però nessun guizzo decisivo. Voto 6
Higuain: Un gol importantissimo, nella ripresa sfiora la doppietta, qualche errore in appoggio. Voto 7+
Subentrati:
Hamsik-Jorginho-Zapata: Interpretano bene le direttive del mister. Voto 6
Benitez: Fa fuori Hamsik, preferendogli De Guzman, la duttilità dell’olandese sembra regalare maggior equilibrio alla squadra, per quanto le qualità di Marek andrebbero sfruttate (e recuperate). Neanche un minuto per Gabbiadini, ma conta il risultato e Benitez, che in conferenza stampa continua a regalare momenti di finissimo sarcasmo, fa suoi i 3 punti. Il Napoli è sornione, bravo a sfruttare la prima occasione da gol, fortunato quando un colpo di testa di Parolo si infrange sulla traversa. Nella ripresa la squadra azzurra soffre meno, lascia meno occasioni ai biancocelesti, e in contropiede sfiora il raddoppio.
Arbitro: Grazia Parolo che meritava il secondo giallo, sorvola su un fallo di mano involontario di Maggio in area di rigore. Direzione di gara tutto sommato uniforme. Voto 6-
Lazio: Pur con le assenze di Anderson e Mauri, resta una squadra difficile da affrontare e battere. La posizione di classifica che occupa è ampiamente meritata.
Con questi 3 punti, il Napoli sorpassa la Lazio, chiudendo il girone di andata con 33 punti, gli stessi della Sampdoria, 8 in meno della Roma, 10 in meno della capolista Juve (che gioca in serata con il non irresistibile Verona). Una distanza dalle due battistrada che appare eccessiva, al netto della maggiore qualità delle rose di giallorossi e bianconeri. Si pagano i troppi punti sciupati in partite già ‘vinte’ (Palermo e Cagliari al San Paolo, Bergamo e Milano sponda Inter in trasferta), si paga una campagna acquisti deficitaria, al ribasso e che non ha saputo regalare qualità ad un centrocampo che continua a vivere sul dinamismo e sulla quantità di due onesti mestieranti quali Gargano e David Lopez. Si pagano gli improvvisi cali di concentrazione dei singoli, la pessima gestione del ‘pre e post’ Bilbao, un ambiente estremamente umorale e d’improvviso altezzoso, ‘elitario’, ‘schizzinoso’. Eppure siamo lì, a giocarci il terzo posto in un campionato oggettivamente mediocre e nell’ultimo anno solare siamo la società italiana con più titoli vinti, certo il loro peso specifico non è paragonabile all’agognato tricolore, ma sono trofei nazionali, fanno curriculum e regalano gioia. Almeno a chi se li sa godere!