AmbrOsino è il cognome di Massimiliano, 44 anni, nato e cresciuto in provincia di Napoli, a San Giorgio a Cremano, sotto il segno dello scorpione. E, come tutti i nativi del segno, mostra un temperamento tenace e risulta essere egocentrico, passionale, determinato, coraggioso, geloso, possessivo, crudele e vendicativo. Ed è, oltre tutto, dotato di sferzante umorismo.
Usa le parole con istintività e ironia e con una semplice ma efficace sintesi dialettica, colloca l’ascoltatore nel pieno centro delle sue storie, tanto da fargliene scorgere le immagini, vivere i luoghi e sentirne i profumi. Ama raccontare i contrasti, le paure, le contraddizioni, i sentimenti e le debolezze del genere umano.
Dopo alcuni concorsi nazionali che lo hanno visto sempre protagonista (menzione speciale del Giffoni Music Contest, vincitore del premio Brescia On Line e unico artista opening act del concerto di Elio E Le Storie Tese al Palasport di Chiari (BS)), pubblica il suo primo album dal titolo omonimo “AmbrOsino”.
Il disco, uscito con l’etichetta Full Heads e distribuito da Audioglobe a partire dal 20 gennaio, è un concept album indipendente, ricco di contenuti semplici e diretti, poetici e ironici. AmbrOsino mischia i suoni della sua terra e con la sua idea melodica getta un ponte immaginifico che collega il porto rumoroso di Napoli con una spiaggia isolata di Malibù. C’è un filo rosso e sottile che lega ogni singola traccia come se fosse un’ unica storia in cui immaginarsi e che accompagna per mano l’ascoltatore nella tempesta e nel sereno di un breve viaggio. Pensato e arrangiato per sottrazione, scavando il superfluo, svuotando le sonorità e le parole in eccesso proprio per dar luce alle piccole verità delle canzoni e spazio a un nucleo armonico vivo e semplice.
“Per questo mio primo disco” – ci racconta lo stesso AmbrOsino – “ho voluto un suono avvolgente, caldo e analogico, e con voce misurata, quasi in punta di piedi, e ho preferito raccontare le mie canzoni piuttosto che cantarle.”
“AmbrOsino” beneficia di un videoclip del brano “Ecco precisamente” con la regia di Dario Fiore,girato nei laboratori d’arte del Liceo Artistico Boccioni-Palizzi di Napoli e cheha anticipato di qualche settimana l’uscita dell’album – ed è stato registrato e missato presso la factory napoletana Mad Entertainmentche fu set di due film culto come “Matrimonio all’italiana” e “L’oro di Napoli”. Arrangiato dallo stesso autore e dal giovane e talentuoso produttore napoletano Vincenzo “Phonix” Foniciello.
L’album contiene, inoltre, una ghost track in dialetto napoletano molto intima e nuda che l’autore stesso definisce una “spina nel fianco”.