“Aurora e Mattia. Hanno entrambi 8 anni. Entrambi sono ricoverati in ospedale. Mattia dona ad Aurora uno spicchio del suo mandarino. Stupendo. Impariamo da loro. Preghiamo per loro. Ho ricevuto dai genitori il permesso di pubblicare la foto. Per portare queste meravigliose creature nelle vostre case e nei vostri cuori. Per far sapere a tutti che Aurora e Mattia sono tra coloro che nella “ terra dei fuochi” lottano, soffrono, sperano. Dio li benedica mille volte”.
E, per parlare di quella foto, che tante polemiche ha suscitato, Gianni Simioli ha telefonato in diretta, nel corso de La Radiazza, a padre Maurizio Patriciello.
“Me lo avevano chiesto” ha ribadito il parroco del Parco Verde, che è ormai diventato il punto di riferimento di chi si impegna a tutela della propria terra, “martoriata e bella”, come lui stesso scrive. “Volevamo sottolineare il gesto così commovente del bimbo che condivide, nella sofferenza, uno spicchio di mandarino con la bimba del lettino accanto”.
I morti e i malati per patologie oncologiche, in Terra dei fuochi, continuano ad aumentare. Ogni paese piange, quotidianamente, giovani madri e padri di famiglia, o bambini innocenti.
“Ma Caldoro, e tutti quelli che hanno fatto passerelle e promesse, in questi giorni che fanno, che dicono”? incalza Simioli. “A Caldoro – continua padre Maurizio – che ha voluto incontrarmi insieme al dott. Antonio Marfella, e al dott. Luigi Costanzo, ho chiesto perché si diffondono notizie tendenziose come quelle della scarsa adesione agli screening promossi dalla Regione. Esami che sono stati fatti a singhiozzo, e neanche in tutte le Asl. La prevenzione prevista, da noi, inizia troppo tardi. Lo screening per il tumore al colon retto, per esempio, prevede l’esame del sangue occulto nelle feci. Ma se si evidenzia un’anomalia? I tempi di attesa per la colonscopia sono troppo lunghi, e farla privatamente costa troppo”.
Padre Maurizio continua, denunciando gli intrecci occulti fra una camorra sempre più agguerrita, una classe politica sempre più ignava e corrotta, e una larga fetta di imprenditori che non vogliono mettersi al passo con la legalità.
Per quanto riguarda la polemica sollevata dopo il discorso di Gigi D’Alessio durante il concerto di Capodanno, padre Maurizio precisa che il cantante lo ha chiamato in privato: “Approfitto per salutarlo con affetto. In effetti, Gigi mi ha chiarito di non aver percepito un euro. Lui quella sera aveva in mente di fare uno spettacolo per divertire la gente, si è limitato a leggere dei dati che gli avevano passato sul palco all’ultimo momento”. E Simioli spezza una lancia per il cantante napoletano “In effetti, forse la colpa di D’Alessio è quella di aver vissuto poco quella terra di cui ha parlato, e di essersi fidato, lasciandosi manipolare da chi in questo momento ha bisogno di farsi pubblicità per le prossime elezioni”.
E, a proposito di fondi impiegati per gli spot pubblicitari padre Maurizio, indignato, parla dei 23 milioni di euro stanziati dalla Regione “E’ una vergogna, in una terra dove la gente muore di fame. Prendessero esempio dai tanti volontari, che consumano tempo e risorse, mettendo a rischio anche la propria vita. Noi, per le trasferte, paghiamo di tasca nostra anche il biglietto del treno. Ma è possibile che nessuno sa fare nulla gratis? Per dire una parola buona servivano 23 milioni di euro? Li facciamo noi, gli spot. Gratis. Nelle campagne. Diciamo che ci sono tanti terreni buoni su cui coltivare, ma se vogliamo rendere un buon servizio alla nostra gente, precisiamo anche che ce ne sono altri da interdire IMMEDIATAMENTE alla coltivazione. Nessuno della classe dirigente è in grado di fare un passo in più, un gesto di generosità gratuita e di amore per la nostra terra”?
Alla provocazione finale del conduttore napoletano, che gli chiede “Ma Caldoro e compagnia bella, da dove le prendono le verdure che mangiano? Perché si credono immortali”? padre Maurizio, con la saggezza che conosciamo, risponde “Ho imparato a conoscere il cuore degli uomini. Se guidato dal bene, può fare cose bellissime. Ma, se si lascia ammaliare dal male, e dal denaro, può mettere in atto cose assurde. Ma io non taccio, perché il Vangelo che predico me lo impone. Se taccio io, grideranno le pietre delle strade”.
Foto di repertorio.