Ci sono tutti i personaggi del mondo di Maccio Capatonda nel primo film di Marcello Macchia. Herbert Ballerina, Ivo Avido, Anna Pannocchia, Rupert Sciamenna, Mariottide e molti altri. Gli stessi strani “casi umani” che ci hanno fatto ridere sul web e nelle serie tv ora sono al cinema nel film “Italiano Medio”.
Giulio Verme (Maccio Capatonda) è un ambientalista, umanista e critico del sociale, cresciuto tra l’indifferenza dei genitori. Dopo aver lottato tutta la vita contro il mondo e i suoi compromessi decide di lasciarsi andare alla mediocrità. Affida quindi la propria sorte ad una pillola che gli permette di usare solo il due percento del cervello. Da quel momento una serie di inaspettati risvolti, catastrofi e fortuiti casi eccezionali permetteranno a Giulio di riflettere sul significato dell’esistenza. Dovrà inoltre decidere se entrare nel dorato mondo dello spettacolo o rimanere saggio e cultore del Bene? Amare la dolce e solidale Franca (Lavinia Longhi) o rimanere il troglodita compagno di Sharon (Barbara Tabita)?
Il primo film di Maccio Capatonda è nelle sale dal 29 gennaio. Un lavoro che in pochi si aspettavano. Un affresco della nostra società che i fan di Maccio sapevano quanto lui sarebbe stato bravo nel realizzare.
Novanta minuti di risate assicurate che fanno riflettere. Cittadini distratti e persi nei loro smartphone, clochard caduti in rovina a causa della tecnologia e che si disperano per ottenere un account Facebook, adolescenti in discoteca in cerca di sesso facile, palazzinari che distruggono il verde in nome del “Bello che avanza”.
L’Italia è il paese del compromesso. “In Italia puoi essere vegano e mangiare il maiale – dice Giulio Verme. Questa è la nazione dove è concesso non prendere una posizione e dove bisogna, purtroppo, distruggere un concetto per valorizzarne la sua importanza. Insomma, per rendere speciale l’ecologia la si deve “piazzare” come protagonista di un reality show.