Il 17 febbraio un camion ha causato il cedimento del manto stradale dove pochi giorni dopo si è originata la voragine in via Campanile di Pianura in corrispondenza della galleria abbandonata della SEPSA.
E’ evidente che era un segnale di strategica importanza che doveva essere colto in quanto il cedimento è avvenuto in corrispondenza della galleria della ferrovia SEPSA che corre vari metri al di sotto di via Campanile.
Condotte che trasportano acqua (fogne, acquedotti) ubicate al di sopra di una galleria abbandonata costituiscono un potenziale pericolo in caso di lesionamento e fuoriuscita di acqua. La galleria sottostante può fungere da richiamo dei sedimenti liquefatti e dare origine ad una cavità che progressivamente può ampliarsi fino a determinare il crollo dell’ultimo diaframma rappresentato dal manto stradale.
E così è avvenuto tra il 17 e 22 febbraio 2015.
Non è la prima volta.
Il sottosuolo di Napoli non è pericoloso finchè l’uomo non ci mette le mani.
E non è in grado di capire i segnali di pericolo.
Le immagini allegate illustrano il camion che ha causato il primo sprofondamento del 17 febbraio (immagine 1), l’area interessata dalla voragine del 22 febbraio prima dell’evento (immagine 2), la voragine del 22 febbraio (immagini 3 e 4), l’area urbana di Pianura interessata dalla galleria abbandonata SEPSA che passa al di sotto di via Campanile (immagine 5) e l’assetto idrogeologico di Pianura (immagine 6).