Acqua potabile sicura: sosteniamo la proposta di istituire i “Santuari dell’acqua potabile”!
Il Governo Italiano – Presidenza del Consiglio dei Ministri – ha emanato Italiasicura: “Se l’Italia si cura, l’Italia è più sicura”, è il claim della campagna di comunicazione istituzionale Italiasicura contro il dissesto idrogeologico, per le infrastrutture idriche e l’edilizia scolastica. “Acquepulite, il 24 marzo a Roma gli stati generali” è il convegno la cui sessione introduttiva si chiama “disinquinamento e infrastrutture idriche: così portiamo l’Italia fuori dall’inquinamento”.
Non si può definire una apertura innovativa, lungimirante e preventiva! Idee vecchie e nemmeno buone! Partiamo proprio male! Niente di nuovo come ad esempio “Istituiamo i Santuari dell’Acqua Potabile” per proteggere gli acquiferi che ogni anno ci riforniscono di centinaia di milioni di acqua potabile gratuitamente.
Stati Generali, Italiasicura: per chi e che cosa?
Concretamente la politica del “fare” deve pensare a garantire le risorse idropotabili che gratuitamente la natura ci rinnova ogni anno, senza pagare niente in depurazione. Prevenzione duratura attenta e sicura occorre. Dopo le belle parole, dopo il “ricordo dovuto dell’acqua” le figure istituzionali che parteciperanno al convegno lasceranno il campo aperto anche alle attività petrolifere sugli acquifero di importanza strategica per l’assetto socio-economico di oggi e di domani privilegiando gli interessi privati commerciali invece che tutelare il bene comune rinnovabile acqua potabile che gli acquiferi ci mettono a disposizione gratuitamente per l’eternità.
Come sempre dopo le belle parole di ricorrenza nessuno vedrà e sentirà: sto parlando delle figure istituzionali. Italiasicura può dare un concreto segnale istituzionale da subito in difesa delle risorse idriche potabili rinnovabili gratuitamente: faccia propria la proposta di istituire i “Santuari dell’Acqua Potabile”, aree superprotette nelle quali sono incompatibili le attività inquinanti. Suggeriamo di cominciare con l’istituzione del Santuario dell’Acqua Potabile dei Monti della Maddalena, a cavallo tra Campania e Basilicata, un acquifero carbonatico fratturato e carnificato che alimenta mediamente 4000 litri al secondo di acqua potabile, circa 2000 in Campania nel Vallo di Diano e circa 2077 in Basilicata in val d’Agri. Su questo acquifero lo Stato ha perimetrato ben due aree nelle quali sarebbe possibile avviare attività petrolifere. Due istanze di permesso di ricerca sono già in corso. C’è assoluta incompatibilità tra attività petrolifere e tutela dell’acqua potabile dell’acquifero estremamente e facilmente inquinabile. I cittadini e le Istituzioni locali del Vallo di Diano si stanno già attivando per portare avanti l’istituzione del Santuario dell’Acqua Potabile Monti della Maddalena.
Proponiamo una giornata di lavoro istituzionale con Italiasicura sui Monti della Maddalena e sui monti di Sarno per vedere questi monumenti della natura da tutelare.