A Casoria è ormai abitudine consolidata per ragazzi di diverse età incontrarsi in Via Ludovico Ariosto, ( nei pressi del Gandhi) ed è altrettanto consolidata l’abitudine di prendersi a botte.Improvvisamente. Ragazzini e ragazzine dai 12 anni in su formano folti gruppi che senti rumoreggiare fino tarda serata…se prima però il branco non decide di mettere sotto qualcuno.Episodi di bullismo e microcriminalità non si contano nella zona da parte di questi ragazzetti o qualcuno più adulto che decide di regolare i propri conti arrivando alle mani.
Spesso i marciapiedi, unico posto per i bambini della zona per poter giocare a palla o andare in bici, diventano scenari di vere e proprie risse. Proprio qualche giorno fa mi è capitato, mio malgrado, di assistere e dover intervenire in un episodio del genere:
mentre mi accingevo a prendere la mia auto dal box, ho notato un gruppo di ragazzi che dalle parole dalle parole sono passati alle mani. In men che non si dica il branco ha praticamente sommerso di calci e pugni un povero malcapitato, che ha avuto solo la sfortuna di passare di lì; oltre dieci ragazzetti contro uno solo e a nulla è valso l’intervento mio e di alcuni adulti di passaggio. Ne spostavamo uno e altri due infierivano, tutto questo probabilmente perchè questi “ragazzini” vogliono dimostrare di essere dei piccoli ras di quartiere e ognuno di loro vuole conquistarsi rispetto e timore da parte degli altri. Mi è venuto subito da chiedermi, allora: i genitori non si accorgono dei loro comportamenti? o per loro è un vanto sentirsi dire “Papà ho preso a botte uno”?. Di episodi che per “scherzo” sono sfociati in tragedie la Nostra Casoria ne ha vissuti fin troppi per cui se ogni genitore fosse un po’ più presente e riflettesse sui comportamenti dei propri figli potremmo avere una città più tranquilla per loro e per il loro futuro. , Mio Nonno mi diceva sempre : ” Mazz e Panell fann e figl bell” …… chi vuol capire, capisca !