Photo: Marco Costanzo
SI è tenuta ieri, venerdi 5 giugno, presso la storica Aula Magna dell’Ateneo Federico II la cerimonia di conferimento della Laurea Honoris Causa in Filologia Moderna a Paolo Sorrentino.
“Questo incontro all’Università è per me più emozionante della notte degli Oscar”, queste le prime parole pronunciate dal regista 45 enne, napoletano di nascita,visibilmente emozionato. Sorrentino è già vincitore dell’Oscar con “La grande bellezza” ed oggi nelle sale con il suo nuovo capolavoro, “ Youth”.
A fare gli onori di casa, in una sala gremita dove si respirava un clima di grande fasta il rettore Manfredi e subito dopo al filologo Corrado Calenda che ha dato lettura della “laudatio”, sottolineando più volte il genio, l’unicità e l’estro del regista.
Dopo essere stato accolto da un bagno di folla di centinaia tra professori, studenti e giornalisti che gli chiedevano un autografo o una breve dichiarazione, Paolo Sorrentino è riuscito finalmente a salire in cattedra dove ha tenuto una brillante lectio magistralis sul passaggio tra “scrivere” e “fare cinema”. “Proverò a dirvi qualcosa nell’unico modo che mi è possibile, un modo frammentario, disarticolato, che procede per ricordi e suggestioni. Ed è molto difficile mettere ordine nei ricordi e nelle suggestioni- Arrivano, e non si sa quando, perché e da dove”. Cosi il regista ha introdotto la lectio davanti ad una numerosissima platea di studenti emozionati ed interessati ad ascoltare le sue parole. Ha parlato di “bellezza”, di “giovinezza”, di “spensieratezza” poi persa negli anni e, soprattutto, Sorrentino ha parlato di Napoli, la sua città. “Napoli coincide con i miei inizi. Sono i primi vent’anni della mia vita, che ho trascorso qui, che mi hanno portato a scrivere e a fare cinema”.
Al termine della lectio sul suggestivo scenario dello scalone Minerva un saluto in musica al Neolaureato da parte del coro polifonico dell’Università. A seguire Sorrentino è intervenuto a Piazza Del Gesù, dove la festa è continuata con il concerto di Peppe Servillo e i Solis.
In definitiva, un evento di grande rilevanza artistica e culturale: l’onore dei napoletani per Sorrentino, la gioia e l’entusiasmo degli studenti, la lectio di spessore unico , gli applausi e l’emozione della cerimonia togata hanno suggellato il momento più elevato dei festeggiamenti per i 791 anni dell’Ateneo più antico del Meridione.