Per il piacere di gustare il fragore e l’affetto del pubblico, Ficarra e Picone calcano nuovamente il palcoscenico con una commedia divertentissima dal titolo “Apriti cielo” che, in questi giorni, sta ricevendo molti assensi al Teatro Diana di Napoli.
Unici protagonisti, ma poliedrici e trasformisti, Ficarra e Picone dominano le scene e trattengono tutto d’un fiato- senza intervalli- con le loro simpatiche battute: molte da canovaccio e talune improvvisate secondo lo stile dei migliori attori del nostro cinema e del teatro italiano.
La storia si dipana e si intreccia con ripetuti feedback ironici, con intelligenza creativa e discorsiva che, uniti alla trama, inchiodano l’attenzione alle poltrone e poltroncine di velluto.
Ficarra e Picone inscenano il caso fortuito e sfortunato di due tecnici della tv che, per faciloneria, violano il domicilio di un cliente e si trovano così tra azioni comiche e atti illeciti a doversi creare un alibi per un omicidio non commesso. Nel tentativo grossolano ed impacciato di porre rimedio alle tante malfatte, le loro vite si aggrovigliano in un intrigato ‘giallo’ nel quale, perdendo il controllo della situazione, ne usciranno morti. Al cospetto di Dio, il burlesco si affianca alla riflessione etica e religiosa e ne viene fuori un quadro di tipici cattolici italiani, non osservanti, che fanno vacillare comandamenti e peccati capitali, forgiandoli al proprio volere.
Lo spettacolo si conclude con una attenzione al sentimento dell’amicizia, a quel sentimento fraterno che, al di là degli screzi, delle difficoltà di convivenza e di condivisione, tiene legate due anime oltre la morte.