Nel 1961 “The Eichmann Show” ebbe il compito di portare nelle case di tutti il processo svolto a Gerusalemme contro Otto Adolf Eichmann definito tra i gerarchi nazisti più spietati.
A compiere questa impresa epocale furono il produttore televisivo Milton Fruchtman e il regista Leo Hurwitz. L’anno scorso ne è stato fatto un film di produzione britannica diretto da Paul Andrew Williams “The Eichmann Show – il processo del secolo”.
In occasione della Giornata della Memoria il 25-26-27 gennaio sarà proiettato in alcune sale italiane.
Fu il primo processo che si svolse in Israele.
Otto Adolf Eichmann fu uno dei principali esecutori dell’Olocausto e tra quelli che misero in atto la cosiddetta “Soluzione finale”. Nel 1942 infatti fu coordinatore e responsabile dei carichi di deportati che raggiungevano i campi di concentramento.
Dopo la guerra si nascose per un po’ di tempo tra le campagne tedesche per poi riuscire ad ottenere dalla Croce Rossa un passaporto falso che gli permise di spostarsi in Argentina sotto il falso nome di Ricardo Klement. Qui si trasferì con la sua famiglia e ottenne un lavoro presso gli stabilimenti della Mercedes.
Passi falsi però condussero i servizi segreti israeliani a scovare il gerarca che venne rapito ( in Argentina non era ancora prevista l’estradizione) e condotto in Israele. Il 30 maggio 1960 il primo ministro israeliano Ben Gurion annunciò la cattura di Adolf Eichmann.
Il processo iniziò l’11 aprile del 1961 presso la corte distrettuale di Gerusalemme. Eichmann doveva rispondere a ben quindici imputazioni per aver commesso crimini “contro il popolo ebraico, contro l’umanità e in concorso con altri” per i quali però continuò a dichiararsi non colpevole e solo esecutore di ordini che riceveva.
Il processo di primo grado durò ben 4 mesi per un totale di 150 udienze. Il 15 dicembre del 1961 venne dichiarato colpevole ma i suoi avvocati ricorsero alla corte d’appello che dopo due mesi emise la seconda sentenza. I giudici confermarono il giudizio di primo grado.
Eichmann venne impiccato in una prigione a Ramla in Israele e una volta cremato le sue ceneri vennero disperse nel Mar Mediterraneo al di fuori delle acqua territoriali israeliane.