Assistiamo sconcertati e indignati a questa campagna elettorale, fatta dai soliti vecchi dinosauri della politica casoriana, dai loro figli che ereditano i “pacchetti voti” dei genitori; insomma, una classe dirigente che si rigenera e che riesce sempre ad avere in tasca le sorti della città. La stessa classe dirigente che negli anni ha privilegiato l’interesse delle lobby del cemento e dei loro “amichetti “imprenditori, piuttosto che l’interesse collettivo. E’ anche la campagna elettorale dei transfughi, quelli che saltano di partito in partito, di coalizione in coalizione, senza vergogna e senza pudore, desiderosi solo di rientrare in qualche spartizione. Scendono in campo anche volti nuovi, alcuni giovani, ma talmente arrivisti da rinnegare la loro età anagrafica.
In tutto questo marasma, in questa confusione totale fatta di voti di scambio, alleanze, candidature improbabili, assenza di contenuti, Terranostra è stata chiamata in ballo in più di un’occasione. C’è chi, se vince le elezioni, minaccia di sgomberare quest’esperienza di potere popolare: a questi personaggi diciamo chiaramente che queste minacce non ci sfiorano minimamente! Abbiamo liberato questo posto senza chiedere nulla a nessuno, lo abbiamo reso uno spazio di libertà e di autogoverno, di cultura e di reale democrazia… e provate a sgomberare questo sogno! Resisteremo con i nostri corpi e non solo!
C’è anche chi dice in giro di avere il nostro supporto per la sua candidatura. Anche qui siamo chiarissimi: Terranostra non si candida, né accetta di essere strumento di strategie propagandistiche. Ancor meno, noi di Terranostra siamo propensi a votare, ciononostante prendiamo posizione più di chiunque! Saremo per le strade a costruire con chi abita Casoria l’agenda politica per la città; vogliamo innescare un nuovo processo democratico, un esercizio di potere dal basso verso l’alto. Apriamo, quindi, una nuova stagione per la nostra città, una stagione di vero e proprio protagonismo sociale.
Sono tanti gli uomini e le donne casoriani che stanno dalla nostra parte e a loro, ma non solo, ci appelliamo per costruire insieme un fronte comune contro le cricche e il malaffare!
Non siamo soli, siamo con i tanti movimenti sociali che in questi giorni agitano le piazze di tutta Europa, siamo con i comitati di Bagnoli che lottano per le bonifiche sotto controllo popolare, affinché gli speculatori che hanno inquinato quella terra paghino; siamo con i movimenti francesi che si stanno riprendendo le piazze contro la legge-truffa sul lavoro (lou travail); siamo con i napoletani e le napoletane che fanno massa critica ed elaborano nei quartieri e nelle circoscrizioni nuovi modelli di partecipazione e insieme programmano il futuro del proprio territorio. Le nostre lotte, il nostro impegno, il nostro lavoro sono intrecciati con tante realtà ed esperienze sorelle: con gli/le operai* della Ri-maflow di Milano, che hanno occupato la fabbrica dove lavoravano, riappropriandosi della dignità; con le realtà che, da Mondeggi a tutto il Sud Italia, si riappropriano delle terre, per riprendersi un lavoro senza sfruttamento e caporalato; con ogni libero individuo e collettivo che combatte per liberarsi dai veleni del capitalismo, dalle devastazioni ambientali, dalle speculazioni delle multinazionali e delle lobby sulle nostre vite.
Il 4 e 5 giugno a Terranostra ospiteremo l’incontro nazionale delle reti “Fuori Mercato”, che elaborano e sperimentano forme mutualistiche tra realtà resistenti, che lavorano per l’alternativa a un mercato e a un sistema di produzione sempre più incompatibile con la natura e con la dignità umana. Verso il 4 e 5 giugno, abbiamo costruito un calendario di eventi e attività che parlino di #sovranitàalimentare, di #fuorimercato e di come, facendo rete e comunità, scambiando pratiche e idee, si possa cambiare molto più di quanto prometta un manifesto elettorale qualsiasi che da oggi invaderà le mura di Casoria.
Siamo tutt* consapevoli di quanto sia duro il lavoro da fare in questa città, ma ciò non ci spaventa. Anzi, condividendo pareri, progetti e sogni con gli abitanti e le abitanti che incontriamo tutti i giorni, siamo forti e determinati verso questa sfida che attende ognun* di noi.
C’è da lavorare per una forte ricomposizione sociale. Investiamo fin da subito nelle assemblee cittadine e costruiamo con la nostra gente un’opposizione sociale alle gestioni privatistiche e clientelari della cosa pubblica.
Siamo pront* a difendere la città con la passione, l’entusiasmo e le idee di ogni singola rivendicazione di giustizia; la nostra lotta sarà generalizzata e andremo allo scontro frontale con chi vuole continuare a speculare sulla città!
AI NOSTRI POSTI CI TROVERETE, NEL CUORE DELLE LOTTE.