Già alimenta discussioni il progetto del Comune di Napoli: l’albero di trenta metri alla Rotonda Diaz. Per Claudio De Magistris “ iniziative di questo tipo, per quanto temporanee, mettono sempre in moto la giostra delle polemiche. Accadde anche per la Torre Eiffel a Parigi nell’800 o a Londra per la ruota panoramica”
Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Parte dalla Rotonda Diaz quest’anno il nuovo programma di eventi del Natale 2016.
Sarà qualcosa di molto diverso da quello a cui il popolo napoletano è abituato.
N’Albero è un progetto della società Italstage selezionato dal Comune di Napoli con bando pubblico.
Al centro del progetto un imponente albero interattivo di 30 metri, con ascensore e terrazza panoramica vista mare impiantato al centro della Rotonda Diaz.
Illuminato da 1.300.000 lampadine al led avrà un’altezza tale da poter essere avvistata anche dalle isole.
La struttura è organizzata su diversi piani, raggiungibili con un ascensore e ospiterà tra le altre cose un bar/ristorante. In cima invece, verranno posizionati grandi telescopi per osservare le costellazioni.
I dettagli del caso rendono il progetto molto attraente e curioso considerato poi la forte impronta natural green dettata dalla sua composizione.
Sarà infatti costituito da 3000 piante verdi che verranno in seguito regalate al comune che provvederà a piantarle in giro per la città.
L’inaugurazione è prevista per i primi di Novembre e l’imponente installazione avrà durata sino a gennaio 2017.
Sarà aperta dalle 10 alle 24 e costituirà un tassello molto attraente nel panorama natalizio napoletano.
Dalle porte di Palazzo San Giacomo sembra non sia fuoriuscito nulla in termini di cassa, ed è probabile che l’ingresso comporti il pagamento di un biglietto sebbene non sia ancora disponibile la cifra.
Non mancherà una cornice di spettacoli, mostre e intrattenimento per bambini.
Musica dal vivo, cori gospel, una “nuvola d’aria e d’acqua” per i bambini, lezioni di yoga, eventi gastronomici con percorsi di food & wine, acrobati e contorsionisti ad animare la folla e non per ultimo un’attenzione particolare all’ambito geofisico con la partecipazione dell’Osservatorio Vesuviano.