Nella riforma delle pensioni contenuta nella Legge di Bilancio, il cumulo gratuito è stata una grande conquista per i lavoratori dal momento che fino ad allora dovevano pagare delle somme per il cumulo dei contributi. Questa manovra porterà nei prossimi dieci anni alla pensione circa centomila lavoratori ed è per questo motivo che è una delle riforme più attese.
Il cumulo gratuito consentirà ai lavoratori di addizionare senza alcun onere tutti i contributi previdenziali non coincidenti maturati durante tutto il percorso lavorativo in gestioni pensionistiche differenti. Attraverso il cumulo gratuito, inoltre, il lavoratore potrà accedere ai requisiti della pensione di vecchia e, se rientranti nella categoria di lavoratori precoci con la Quota 41, anche alla pensione anticipata.
La V Commissione della Camera ha ieri approvato un emendamento che estende il cumulo gratuito alle casse previdenziali privatizzate dei professionisti. I deputati sono intervenuti sull’art. 29 (cumulo periodi assicurativi), modificando le disposizioni in tema di totalizzazione e di ricongiunzione dei periodi assicurativi, prevedendo la possibilità di cumulare i periodi assicurativi non coincidenti per ottenere un’unica pensione. L’emendamento approvato ieri porterà alle finanze pubbliche nel primo triennio circa 210 milioni.
Dunque con la Legge di Bilancio 2017 il cumulo gratuito non servirà solo a raggiungere la pensione di vecchiaia ma anche quella di anzianità lavorativa sul lavoro, quindi per chi ha versato contributi in gestioni differenti avrà diritto al pensionamento anticipato.
Altre modifiche sono state apportate alla Legge di Bilancio 2017, tra le più significative quella relativa all’ottava salvaguardia per gli esodati che ha ampliato la platea dei destinatari. Il relativo emendamento, infatti, ha previsto lo spostamento dal 31/12/2012 al 31/12/2014 l’accesso alla mobilità. Con questa modifica il numero dei soggetti tutelati sale a 160mila unità.