La vittoria del ‘No’ al Referendum appena conclusosi ci rende un Paese poco incline al cambiamento o oculato nel valutare proposte e circostanze? L’Italia é l’unico paese al mondo che ha la più ricca e profonda storia culturale, artistica, letteraria, sociale e civile. Bellezze artistiche si intrecciano con ricchezze storico-letterarie senza eguali. Grandi letterati, forti e valorosi combattenti, uomini di storia e di politica hanno scritto e colmato le pagine della nostra ‘vita italiana’.
Abbiamo attraversato stagioni politico-sociali e riforme come naviganti esperti; abbiamo affrontato declini e riprese con dignità e senso pratico. Non ci siamo mai sbranati o incattiviti né dinnanzi alle mafie, né dinnanzi alle dittature. Abbiamo elaborato lutti e perdite con umanità e senso civico. Oggi portiamo a casa la vittoria del NO al Referendum abrogativo su diversi punti della Costituzione italiana; una vittoria che rappresenta senso di appartenenza, coscienza e conoscenza storica, coesione e partecipazione, intelligenza e autocoscienza.
Dunque, per quelli che pensano che l’Italia, attraverso la voce del suo popolo, si sia spaventato del cambiamento, che abbia retrocesso davanti a proposte rivoluzionarie, si sbaglia. L’italia, fiera di se e della sua Costituzione, ha difeso la sua intraprendenza e la sua intelligenza, senza svenderla ai partiti, alle banche, agli opportunismi ed alle malmostose idee di un futuro diverso, ma costruito sull’incostituzionale . Siamo l’Italia che combatte, che crea senza distruggere, che sfonda i muri della dittatura senza paura, senza svendersi alle finte ‘offerte speciali’ . La nostra Italia non è vintage, ma é poggiata sulle fondamenta della storia con l’ anima futuristica del ‘ No che aiuta a crescere’.