La notizia sulla meningite in versione epidemica che sta capeggiando giornali e telegiornali con sproporzionata induzione al vaccino, nasconde l’intento del sensazionalismo oltre a nascondere la volontà di aumentare la somministrazione di vaccini per aumentare certi ‘valori ‘economici. L’influenza che sta dilagando dai primi di dicembre ha registrato più morti della meningite. Anziani con diverse patologie non hanno superato indenni il terzo giorno di influenza. La meningite, invece, i cui casi dichiarati sono reali, rientra nella norma numerica che registra il sistema sanitario ogni anno in questo periodo. Anni fa è stato lo stesso con il virus della ‘mucca pazza’: i morti dichiarati dai mezzi di comunicazione erano nella norma stagionale, ma sembravano numerosi e preoccupanti. Vaccinarsi o non vaccinarsi? Questo è il problema… se fate un lavoro a rischio di contagio ( medici, insegnanti, hostess) vaccinatevi pure, ma sappiate che il vaccino dura in media tre / quattro anni , dopodiché dovete effettuate il richiamo sempre ogni tre/ quattro anni per tutta la vita. Del meningococco esistono diversi sierogruppi: A, B, C, Y, W135, X”. Il sierogruppo C è il più aggressivo, oltre ad essere il più frequente in Italia, assieme al B; tra gli agenti batterici che causano la malattia il più temuto è il meningococco (Neisseria meningitidis), oltre allo pneumococco (Streptococcus pneumoniae) e ad Haemophilus influenzae. I casi dichiarati sono tutti differenti tra loro, per cui non è possibile uniformare e parlare di epidemia. Solo in Toscana i casi registrati sono tutti derivati dal ceppo del meningococco di tipo C e lì occorre una profilassi di controllo e vaccini negli ambienti dove il ceppo può ampliarsi. Le raccomandazioni internazionali indicano l’opportunità della vaccinazione su larga scala quando l’incidenza è superiore a 10 casi per 100.000 abitanti nell’arco di tre mesi, e siamo a tutt’oggi a meno di 0,5 % di casi sulla popolazione nazionale e addirittura, rispetto all’anno precedente, il numero è in calo. Le raccomandazioni ufficiali sono state disattese a causa della cattiva informazione. Occorre affidarsi al proprio medico, lasciarsi consigliare e valutare l’importanza del vaccinarsi, anche perché ogni vaccino – come tutti i farmaci -comporta un rischio di effetti collaterali e reazioni avverse che bisogna mettere in conto. Per arginare la diffusione, i medici sono inclini a valutare la somministrazione in base a diverse fasce di età e dove più probabilmente il batterio circola in modo più attivo, senza allarmismi e rendendo tutti più consapevoli ed informati. Tanto per essere informati sarà distribuito gratuitamente dalla Regione Campania il vaccino quadrivalente per la meningite V, Y, X e C a tutti i bambini oltre i 13 mesi di età e a tutti i ragazzi dai 12 ai 18 anni. Il decreto della presidenza della Regione, pare che verrà firmato la prossima settimana dal governatore Vincenzo De Luca.
Lasciate, dunque, che l’allarmismo non diventi impoverimento delle menti, perché l’allarmismo rende meno oculati nelle scelte e perché essere vittime del sensazionalismo è deludente.