Il Made in Italy piace sempre di più. Le esportazioni hanno raggiunto nel 2016 stime da record, sfiorando i 417 miliardi di euro, un risultato registrato dall’Istat che non ha precedenti in 25 anni e con una bilancia commerciale in gennaio che pesa 51,6 miliardi di euro in più. Il prodotto made in Italy piace soprattutto ai paesi orientali come Giappone (+9,6%) e Cina (+6,4%), ma anche ai paesi europei (+3%), mentre negli Stati Uniti la crescita si è stabilizzata al 2,6% dopo un ottimi traguardi ottenuti nel 2014 e nel 2015.
I prodotti maggiormente venduti e che hanno consentito una crescita esponenziale sono articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (+6,8%), le automobili e altri mezzi di trasporto (+6,3% – +4,6%), i prodotti alimentari, bevande e tabacco (+4,2%). Ma sono il cibo e il vino italiano a battere ogni record, arrivando a 38,4 miliardi di euro con un surplus del 4% rispetto al 2015. Bene anche i formaggi (+7%), i salumi (+8%), l’olio (+6%) e i prodotti ortofrutticoli (+4%).
Il risultato ottenuto non può che far esultare il Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda che dichiara “dimostra come l’Italia abbia un tessuto industriale forte e vitale. La sfida per il Governo è quella di portare sempre più imprese ad esportare ed innovare. Il Piano Straordinario per il Made in Italy, lanciato tre anni fa e rafforzato ulteriormente con l’ultima legge di bilancio, ed il Piano Industria 4.0 vanno esattamente in questa direzione”.
Grande soddisfazione anche per Assocamereestero e Mise che evidenziano come la ripresa rappresenti un dato fondamentale in un anno in cui con grande difficoltà erano possibili gli scambi commerciali. Riconferma, dunque, anche per l’anno in corso lo stanziamento di 200milioni di euro per la promozione del prodotto made in Italy.
