Ultimi giorni per presentare l’istanza per aderire alla rottamazione delle cartelle Equitalia. Ma già sorgono i primi problemi. Innanzitutto bisogna precisare che all’interno della istanza sarà inserita anche la modalità di pagamento che può essere o in unica soluzione entro luglio 2017 oppure dilazionare in un massimo di cinque rate.
Il problema sorge dal momento che dal 31 marzo Equitalia ha 2 mesi di tempo (entro il 31 maggio) per valutare la richiesta. Due mesi in cui il richiedente non sa assolutamente nulla, per cui potrebbe anche trovarsi di fronte ad un debito da saldare più alto rispetto a quello che immaginava al momento della presentazione dell’istanza.
Per evitare brutte sorprese e dato che si sta avvicinando la scadenza del 31 marzo, è bene chiarire alcune cose e verificare quali siano le strade da percorrere per non incorrere in problematiche dalla difficile risoluzione.
Per chi presenta la domanda di rottamazione per evitare problemi può percorrere due strade: revocare l’istanza entro fine marzo o evitare di pagare la rata di luglio se ha già una dilazione in corso.
Per quanto riguarda la revoca è ovvio che se ci si rende conto della impossibilità di effettuare pagamenti troppo esosi è data l’opportunità di ritrattare l’istanza.
Per quanto riguarda la dilazione in corso e non si paga la rata di luglio Equitalia fa sapere che “si può riprendere il pagamento delle rate della dilazione precedentemente concessa”. Inoltre è bene tenere a mente che sempre entro fine marzo devono essere comunque pagate le rate scadute a tutto il dicembre 2016 per i debitori che avevano rateizzazioni in corso al 24 ottobre 2016.
Di sicuro importante è anche la possibilità della coesistenza di più domande di rateizzazione. Così facendo si evita di decadere dalla rottamazione.
Ultima precisazione ma non di minore importanza, l’istanza, unitamente ad un valido documento di riconoscimento, può essere presentata via pec dall’indirizzo del professionista che assiste il debitore.