Dall’analisi effettuata da Crif, utilizzando i dati Eurisc, che ha fotografato la situazione creditizia italiana, emerge un dato interessante: sempre più italiani richiedono prestiti e mutui, segno questo di un ritorno di fiducia. Il 2016, infatti, stando ai dati, ha chiuso con il 34,6% di richiedenti, 1,8% in più rispetto al 2015, così come è aumentato anche l’indebitamento residuo che oltrepassa i 34mila euro.
La situazione si differenzia, però, geograficamente. Al Nord si registra il maggior numero di richieste e le rate medie mensili si aggirano intorno ai 360 euro. Al Sud, invece, la richiesta è invece rivolta verso i prestiti per acquisti di beni.
Ma vediamo nello specifico la distribuzione territoriale. La Toscana è la regione con il maggior numero di richieste di finanziamenti attivi (40%). La regione meno “indebitata” è il Trentino Alto Adige dove meno di un adulto su sei ha in corso un prestito. Seguono il Trentino, la Basilicata (28,4%), il Molise (29,3%) e le atre regioni meridionali.
Per quanto riguarda l’indebitamento la mappa geografica cambia. Ed infatti in Lombardia, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna si superano i 40mila euro, ciò è dovuto anche al peso dei mutui mentre la media nazionale sfiora i 34.500 euro. In Calabria, invece, l’indebitamento è la metà di quello lombardo e in tutto il Meridione, comunque, non si superano i 130mila euro. Da un punto di vista nazionale, risulta che la forma di finanziamento maggiormente utilizzata è quella del prestito finalizzato all’acquisto di beni di consumo (43,3%), segue il prestito personale e chiude il credito immobiliare (23%).
Dati confortanti per Beatrice Rubini, direttore linea Mister Credit di Crif che dichiara: “lo scenario congiunturale è in progressivo miglioramento mentre i tassi applicati si posizionano vicino ai minimi storici. Queste condizioni determinano una maggiore propensione a richiedere mutui per l’acquisto della casa e prestiti per rinnovare i beni durevoli e più costosi. Questo ciclo che agevola il ricorso al credito degli italiani sembra poter continuare anche nel 2017”.