Il Dl 50 costituisce il correttivo del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri contenente, tra le altre, l’ introduzione dell’Ape, l’ assegno pensionistico anticipato, che non farà il suo debutto, come stabilito il 1° maggio ma è slittato alle prossime settimane.
Novità assoluta del Dl 50 è la possibilità che le banche possano cartolarizzare i finanziamenti per l’Ape che sarà concesso per un periodo di 43 mesi e restituito in venti anni a partire dalla pensione di vecchiaia e sarà garantito da un fondo di garanzia gestito dall’Inps.
L’Ape, lo ricordiamo, è accessibile solo per coloro che hanno compiuto 63 anni di età e ai quali mancano non più di tre anni e sette mesi alla pensione. Sulla base dello schema contenuto nel Dpcm l’Ape sarà calcolato tenendo conto dell’importo di pensione maturato alla data di presentazione della domanda di certificazione del diritto. Ovviamente l’importo sarà calcolato al netto dell’Irpef dovuta per il solo reddito da pensione.
I coefficienti utilizzati per la determinazione della quota contributiva non sarà possibile calcolarli per il 2019 a causa degli adeguamenti legati alla speranza di vita che ovviamente comportano un nuovo calcolo dei coefficienti.
La commissione per l’accesso al fondo di garanzia è pari all’ 1,60% dell’importo di ciascun finanziamento.
Inoltre la Legge di Bilancio stabilisce che la pensione al netto dell’ Ape non può essere inferiore a 1,4 volte il trattamento minimo e la sua restituzione beneficerà di una detrazione del 50 % per quanto riguarda costi di interessi e assicurazione.
Inoltre il Dpcm ha anche previsto che, nel caso in cui nel 2019 si innalzi l’aspettativa di vita e aumentino i requisiti di età per andare in pensione, il periodo di percezione dell’Ape si allungherà.
Per quanto riguarda l’Ape sociale, invece, il Dpcm ha stabilito che ne potranno godere anche coloro che non hanno diritto a conseguire alcuna prestazione di disoccupazione o si tratti di operaio agricolo in condizione di non occupazione. Per poter accedere all’ Ape sociale è richiesto il raggiungimento di 63 anni di età e, a differenza dell’Ape volontaria, la durata sarà calcolata sulla base dei mesi mancanti al raggiungimento dell’età prevista per l’accesso alla pensione di vecchiaia.