di Sara Cerreto
Ci voglio provare anch’io. Per una sola volta nella mia vita voglio provare la sensazione di riuscire a “stare sul pezzo” come fanno le famose giornaliste ed opinioniste, quelle che si lamentano di tutto e di niente, che hanno sempre i capelli in ordine, le unghie curate e gli zigomi perfetti.
Quanto potrà mai essere difficile riuscire a stare sul pezzo, a cavalcare l’onda, suvvia!
Stamattina la mia bacheca personale di Facebook mi ha accolta con tutta una serie di video della proposta di matrimonio di Fedez alla Ferragni. Instagram mi ha ricordato, tramite i reblog, che sì, Fedez ha proprio fatto la proposta alla Ferragni, Tumblr mi ha fatto leggermente notare che la Ferragni ha detto “Sì” alla proposta che le ha fatto Fedez, Twitter… va beh, avete capito.
Ci sono! Ho capito di cosa scrivere per stare sulla cresta dell’onda.
Scriverò, scriverò… delle primarie del PD.
No dai, scherzo.
A parte la mia nipotina che ha dodici anni, non sono riuscita a trovare nessuno che condividesse la mia opinione in merito; opinione che può essere riassunta in un’unica semplicissima espressione: “e allora?”.
“E allora?” è un intercalare post hipster, post radical-chic.
Insegnatami da mia nonna che la esternava in maniera molto più napulegna e colorita, rappresenta il massimo della noncuranza educata. Appena un gradino più su c’è “e sti cazzi?”, immediatamente seguita dall’elegantissimo “ma a me che cazzo me ne fotte”.
Dato che sono elegantemente disinteressata alla cosa ma abbiamo deciso che oggi devo stare sul pezzo a tutti i costi, vorrei proporre un ragionamento che, secondo il mio modesto parere, è il più logico ed umano da fare.
Poniamo il caso che Fedez e Chiara Ferragni siano davvero così innamorati come appare da tutti i social esistenti sul globo, chi siamo noi per giudicare il modo in cui questi due ragazzi hanno deciso di amarsi o di esternare la propria felicità.
Sicuramente il saccente di turno commenterà: “beh, se non volevano esseve giudicati (il saccente di turno ha sempre la erre moscia), non dovevano metteve la loro sfeva pvivata (questa è davvero difficile da pronunciare, provateci tre volte di fila velocemente senza sbagliare) in pubblica piazza”. Ed è esattamente qui che casca l’asino (povero!). Rendere pubblico il proprio privato, sempre secondo chi scrive, non implica necessariamente i giudizi degli altri.
Chiara Ferragni è diventata Chiara Ferragni (non che prima non fosse già Chiara Ferragni, ma in realtà non era ancora Ch… ok, basta) proprio grazie ai social, ai followers. Ricordo che seguivo spesso il suo blog theblondsalad e mi piaceva che questa ragazza di Milano, che frequentava come me giurisprudenza (che era più o meno l’unica cosa che avevamo in comune), trovasse il tempo di vestirsi bene anche quando andava a sostenere gli esami. Io non sono mai stata in grado di andare oltre i jeans e le converse agli esami, forse una volta soltanto sono riuscita perfino a farmi una doccia prima di avviarmi in facoltà. Sì me lo ricordo bene, era un giovedì.
E’ riuscita outfit dopo outfit, sfilata dopo sfilata, ad arrivare dov’è ora, con la sua casa a Los Angeles e la sua proposta di matrimonio in diretta nazionale. Magari ai criticoni da tastiera potrà non piacere ma la preferisco di gran lunga alle opinioniste che ne hanno una per ogni, quelle che ci provano con i denti, con le unghie ed anche e soprattutto con altro pur di stare sul pezzo.
Oramai è l’essere controtendenza che fa davvero tendenza, la critica, la spocchiosità, puntare il dito con malcelata invidia verso ciò che gli altri hanno o sono riusciti ad ottenere.
Avrei tanto voluto continuare questa critica così ispirata alla società contemporanea che non capisce che “l’amore eternit finchè dura” ma sono stata sfortunatamente interrotta dal direttore de Il Domenicale che è assai meno elegante di mia nonna e la nostra conversazione è stata più o meno questa qua:
-Sara, mi vuoi scrivere qualche cazzo di pezzo o no?
-Te ne stavo per mandare uno super attuale sulla proposta di matrimonio di Fedez alla Ferragni.
-Ma vafangul!
Avete ragione, avevo detto che volevo stare sul pezzo ed invece non ci sono riuscita nemmeno stavolta ad essere di tendenza (o di controtendenza). E’ che mi piace stare nel mezzo, esattamente come il PD.
A proposito, ma voi che ne pensate delle primarie?