Nello spirito del “Giving back philosophy” che accomuna molti professionisti sportivi nell’ambito del Basket, Massimo Antonelli ex giocatore di successo militante nella serie A per 12 anni e ora allenatore ha costruito un progetto di integrazione a sostegno di quella popolazione extracomunitaria che da anni vive nel casertano senza alcun tipo di riscatto.
Il Tam Tam Basket è l’associazione sportiva che opera con l’intento di dare la possibilità a questi ragazzi di fare sport non avendo altro modo a causa dell’indigenza dei loro familiari.
Max Antonelli è il coach del team Tam Tam Basket e in questi mesi si è battuto per fare in modo che i suoi ragazzi potessero partecipare al campionato giovanile under 14.
La questione nasce dal momento che la Federazione Sportiva non dà la possibilità agli immigrati di iscriversi ai campionati. Il regolamento federale infatti sostiene che una squadra può al massimo disporre di due stranieri.
Come può il basket, lo sport che più di ogni altro ha favorito l’integrazione e il sostegno della comunità afroamericana, che già solo negli anni ’60 e nel pieno boom alla lotta al razzismo disponeva già nel campionato NBA il 5% dei giocatori e ora i tre quarti, non prevedere l’inclusione diretta di questi ragazzi?
Sono ragazzini nati in Italia ma che non hanno la possibilità di diventarne cittadini. Questo progetto però ha una grande valenza sociale e avrà un impatto importante in un momento in cui la lotta per lo Ius soli sta mettendo in disequilibrio i fronti politici. Eppure un primo successo è arrivato. Nella legge di bilancio è stato inserito un emendamento che autorizza le società sportive al tesseramento annuale di giovani extracomunitari anche senza permesso di soggiorno.
E’ un primo passo verso la realizzazione di un sogno che darà la possibilità a questi ragazzi di avere un obiettivo e una passione che li distolgano soprattutto da ambienti che gli causerebbero solo guai.
Il passo successivo è attendere che questo emendamento venga approvato quanto prima possibile e nel frattempo l’augurio del coach Antonelli è che la Federazione, d’accordo con quanto previsto dalla legge dia la possibilità di accettare la loro iscrizione in deroga. E visto l’impatto mediatico e sociale sarebbe proprio difficile dire di no. Intanto per permettere il sostegno a questo progetto è stata aperta una campagna di crowdfunding su buonacausa.org per l’acquisto di un bus che possa dare la possibilità ai ragazzi di raggiungere il campo dove potersi allenare.
Qui il coach Antonelli spiega com’è strutturato il suo progetto, quali sono le attività del suo corso di allenamento e il suo metodo basato sull’innovativa “Music Basketball Method” (MBM) che utilizza la musica per insegnare i fondamentali del basket.