A Casoria “la legalità mette radici”

Condividi su

Si è tenuto giovedi 22 gennaio 2015, presso l’auditorium dell’Istituto Comprensivo 2° Moscati-Maglione di Casoria, l’incontro intitolato “La Legalità Mette Radici”, nato grazie alla collaborazione delle professoresse Cipollaro, Mariniello, Pisciotta e Pulito. Un’occasione, per alcuni alunni del medesimo istituto e per altri provenienti dall’Istituto Comprensivo Statale F. Palizzi di Casoria, per ascoltare dal vivo alcuni dei personaggi esposti più in prima linea nella lotta alla legalità nella famigerata ‘Terra dei Fuochi’, tra cui il presidente del Collegamento Campano contro le Camorre, prof. Leandro Limoccia, e il presidente dell’associazione “Movimento Ambientalista Liberi e Forti” nonché oncologo dell’Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli, prof. Antonio Marfella.
Proprio quest’ultimo ha inaugurato la mattinata col suo solito eloquio coinvolgente e carismatico, sottolineando come primo aspetto la necessità di una presa di responsabilità da parte di tutti, anche dei più anziani: «L’onere di risolvere il problema ‘Terra dei Fuochi’ deve appartenere a tutti. Non trovo giusto che le generazioni che hanno visto nascere il problema debbano accollare tutte le sue conseguenze esclusivamente a chi ci convivrà per i prossimi decenni».


20150122_114118Il prof. Marfella ha, inoltre, espresso il suo parere negativo in merito alle dichiarazioni – secondo lui «strumentali» – del filosofo Aldo Masullo, pubblicate ieri mattina su Repubblica, riguardanti una fotografia postata da don Maurizio Patriciello sul suo profilo Facebook, la quale ritrae due bambini affetti da tumore nei loro lettini d’ospedale. Secondo Masullo, il parroco di Caivano si sarebbe spinto troppo oltre, di diverso avviso, invece, il dottor Marfella, che vede proprio in queste iniziative l’unico mezzo per risvegliare le coscienze di noi tutti: «In Campania da trent’anni è in atto una guerra civile non dichiarata. Le guerre viste dall’alto non sembrano tali. Bisogna scendere a terra, vedere il problema da vicino per scuotere le nostre anime».
La parola è poi passata a Leandro Limoccia – autore, tra l’altro, del libro “Petali di Vita”, che i bambini presenti hanno avuto modo di leggere nelle settimane precedenti – il quale – con un cenno ad alcune delle tante vittime delle mafie, come Maria, un’insegnante precaria della Locride, scampata alla morte per puro caso ma rimasta vedova per una vendetta della ‘ndrangheta o come don Peppe Diana e don Pino Puglisi – ha sottolineato l’importanza del concetto di ‘legalità interiore’: «Se prima ognuno di noi non fa un lavoro sulla propria interiorità e di conseguenza sull’approccio verso le altre persone, qualsiasi provvedimento istituzionale verrà visto come un qualcosa di distante». Il prof. Limoccia ha poi parlato dell’atavico ed enorme male di cui, secondo una sua espressione, sono ammalate molte persone che abitano questa terra, ovvero la ‘silenzite’, «che non vuol dire solo farsi i fatti propri ma anche, e soprattutto, avere paura di ascoltare ciò che accade intorno».
L’incontro – moderato dal Dirigente Scolastico dell’istituto, Mario Guerra – ha visto poi l’intervento del professor Gaetano Caputo, che ha illustrato agli alunni, attraverso alcune slide, come anche i roghi della ‘Terra dei Fuochi’ abbiano avuto la loro incidenza su un problema di portata globale come quello del surriscaldamento e del conseguente scioglimento dei ghiacci.
La parola finale è spettata al sindaco Vincenzo Carfora, che ha risposto ad alcune domande in merito alle solite questioni che affliggono ormai da anni il territorio casoriano, come i casi delle aree industriali dismesse e della discarica del Cantariello.
Insomma, un paio di ore abbondanti durante le quali si è discusso di vari aspetti, un paio d’ore per imparare tutti – dai più grandi ai più piccoli – a piantare e a far germogliare, con solide radici, il seme della legalità.

Nato a Napoli nell’agosto dell’Ottantatré, cresciuto attorno al rione San Paolo di Casoria a pane, pallone e musica rock. Dopo la maturità scientifica conseguita col minimo dei voti cambia decisamente rotta laureandosi in Storia con centodieci. Oltre al Napoli, ama tutto ciò che riguarda libri e dischi. Da sette anni padrone di un meticcio di nome Polly che lo ha avvicinato tantissimo al mondo dei cani e degli animali in genere. Vive sognando, in particolare girare il mondo in camper con la sua Anna, e parlare, un giorno, di fuorigioco e tattica con suo figlio allo stadio, oltre, ovviamente, a crescere sempre di più nel campo del giornalismo…ma non solo.