L’arte è espressione di pensiero, l’arte é creatività, inventiva, comunicazione iconica, relazione e condivisione umana. Come può un essere umano pensare che l’arte sia impertinente, disturbatrice e offensiva? La scultura é natura che prende forma, é creatività plasmata dal gusto e dal bello. La scultura, la pittura sono arte nelle mani di pochi, intelligenza nella mente di chi sa capirla, piacere negli occhi di chi la ama.
Coprire l’arte come segno di rispetto alla sensibilità e alla cultura iraniane, perché il presidente dell’Iran Rouhani in Campidoglio potrebbe sentirsi turbato ed indignato per la sua espressività, è , da parte del governo italiano, una scelta che offende la civiltà civile e democratica; quella società della cultura e del progresso che si è evoluta, tra l’altro, a colpi di scalpello, pennello, tela, ceramica dietro i volti di Brunelleschi, Renoir, Giotto, Tintoretto, Bernini ecc. Sembra che le opere che sarebbero state coperte, ovvero nascoste da alcuni pannelli bianchi, siano quella della Venere Esquilina, di Dioniso degli Horti Lamiani , nonché un paio di gruppi monumentali: uno raffigurante un leone che azzanna un cavallo e l’altro che ritraeva delle fanciulle.
E allora se siamo giunti a coprire e mascherare l’arte, anche se è l’ aspetto più condivisibile, più straordinario della mente umana, più esaltante per la cultura di un popolo, allora copriamo il mondo intero, mettiamo un telo sull’intero globo, che di brutture che offendono al di là delle statue ce ne sono fin troppe.