Quest’anno il Museo di Capodimonte ospiterà uno degli eventi più importanti del 2017 per la città partenopea: la mostra “Picasso e Napoli. Parade”, allestita nelle sale dell’Appartamento Reale dall’8 aprile al 10 luglio. Parade, come altre opere del celebre artista spagnolo, è arrivata nei giorni scorsi direttamente da Parigi, presa in prestito dal Centre Georges Pompidou, il più famoso centro d’arte moderna al mondo.
Lo stile di Pablo Picasso appartiene principalmente alla corrente artistica novecentesca del cubismo, in cui si è visto rinnegare un caposaldo della pittura accademica, la concezione dello spazio e della prospettiva, nonché stravolgere il colore, cosa a cui avevano contribuito precedentemente gli impressionisti. Già Cezanne e Gauguin si cimentarono nello scombussolamento delle dimensioni, creando diversi punti prospettici e figure bidimensionali. Tuttavia è con Picasso che questa tecnica tocca l’apice, annichilendo il concetto di unicità del punto di vista, e dando vita a forme molto geometriche, che spesso nella loro semplicità risultano bizzarre e di non facile comprensione, come quelle tipiche di un infante alle prime armi col disegno. Celebre, infatti, è la sua citazione: “A quattro anni dipingevo come Raffaello, poi ho impiegato una vita a dipingere come un bambino”.
Il fulcro dell’esposizione, ad ogni modo, è proprio Parade, immensa opera d’arte pittorica, tempera su tela, di 17,24 metri di base e 10,60 di altezza, concepita nel 1917 come scenario dell’omonima rappresentazione teatrale del ballo in un atto di Léonide Massine, inscenata dalla compagnia di danza classica “Balletti russi” di Sergei Djagilev, con le musiche di Erik Satie, e la collaborazione dell’artista poliedrico Jean Cocteau. Il dipinto è stato ideato in quello stesso anno durante un viaggio in Italia, in particolare a Roma, e rimanda al tema del circo, del presepio, del teatro popolare e delle marionette, con sfondo un’antica città distrutta, molto probabilmente Pompei, dalla quale venne sorprendentemente rapito. Verranno esposte anche altre opere che connettono Napoli con l’artista. Non a caso, la mostra al Museo di Capodimonte è stata allestita proprio quest’anno, in occasione del centenario della tappa italiana di Picasso.
Per la sua stazza, Parade è stata esibita soltanto in circostanze rade: per arrivare a Napoli, difatti, è stato necessario un meccanismo di trasporto su tir, e l’entrata dalle finestre del museo della cassa contenente il dipinto arrotolato, tramite una gru meccanica. In Campania, ci saranno altre esposizioni inerenti all’artista spagnolo: una a Cava de’ Tirreni con 46 opere, tra cui incisioni e ceramiche, fino al prossimo 18 giugno; l’altra a Pompei, nell’Antiquarium delle rovine, con parte della mostra, per di più il noto quadro “Les Demoiselles d’Avignon” ed i costumi disegnati per Parade, di cui verrà messo in scena uno spettacolo presso il Teatro Grande degli Scavi Archeologici di Pompei.