Signori cari siamo alla frutta se non addirittura al dolce, che per il periodo va bene un bel semifreddo. Scherzi a parte, che poi tanto scherzo non è, dal primo luglio l’ammontare delle multe non pagate saranno prelevate direttamente dal conto corrente, con addirittura il probabile pignoramento dal conto di chi non ha pagato.
Ma la questione, a mio avviso, assurda, illegittima ed anticostituzionale è che sarà il Fisco ad agire direttamente sui conti correnti senza passare attraverso una fase giudiziale dinanzi ad un giudice competente per materia e quindi senza la possibilità di un contraddittorio. Ora, questo accade in quei Paesi dove la democrazia si è andata a farsi friggere ma non può e non deve accadere in un Paese come l’Italia dove la libertà e la possibilità di difendersi è sancita da una Costituzione.
Per non parlare dei poteri sempre più ampi concessi alla nostra cara agente di riscossione Equitalia che dal primo luglio confluirà nell’Agenzia delle Entrate e che attraverso le varie banche dati del Fisco avrà la possibilità di spiare i conti correnti dei contribuenti. Pressappoco il procedimento sarà il seguente: dal momento dell’avviso o sollecito che dir si voglia da parte di Equitalia, il contribuente ha 60 giorni di tempo per pagare subito l’intera somma (ovviamente senza tener conto delle gravi difficoltà economiche che gli italiani stanno attraversando e che una famiglia su tre non riesce neanche ad arrivare fine mese) o chiedere un rateizzo. Trascorsi i 60 giorni senza che il contribuente abbia pagato o chiesto la rateizzazione, Equitalia passerà all’attacco e pignorerà il conto corrente.
Attenzione perché la bella novità non riguarda solo le multe ma anche i contributi Inps, i bolli auto non pagati e le cartelle esattoriali.
Scatenate al riguardo le varie associazioni di consumatori, i cui commenti non sono tardati ad arrivare. Uno fra tutti quello di Elio Lannutti, Presidente dell’Adusbef (Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari, Finanziari, Assicurativi) il quale ha dichiarato: “Siamo di fronte ad un netto peggioramento delle garanzie dei contribuenti di fronte ai Dracula del Fisco”.
Detto ciò affermo: aiuto…si salvi chi può!