di Fabio Buffa
Tra i tormentoni canori dell’estate appena terminata, c’è una canzone, rimodernata nella musica, ma rimasta intatta nelle vocalità, che ci riporta al 1959: è “Bongo Cha Cha Cha“, il singolo che Caterina Valente incise 62 anni fa, il primo brano di Cha Cha Cha composto in Europa.
Per tutto il periodo estivo ci ha accompagnato (qualcuno direbbe tormentato) in spiaggia, per le vie delle località turistiche, nei locali, tanto che a molti è entrato in testa e ogni tanto è lì, che si fa sentire.
Ma chi è Caterina Valente? Ora è una signora di 90 anni (li ha compiuti lo scorso 14 gennaio), che si gode meritatamente la propria anzianità, tra la città di Lugano e gli Stati Uniti.
Ma è stata l’artista ad aver inciso più brani di tutti (1500) in ben dodici lingue diverse. Con 18 milioni di dischi venduti in tutto il mondo.
E’ figlia di artisti circensi che hanno girato il globo; nasce a Parigi, ma papà e mamma sono italiani: Giuseppe Valente nacque a Frosinone, ed era fisarmonicista, mentre la madre, Maria Siri, era commediante, polistrumentista e ballerina, di origini genovesi.
“Il mio modello artistico e di vita era mia mamma -dichiarò Caterina Valente in un’intervista rilasciata ad Enzo Biagi negli anni ottanta- una delle più grandi comiche che abbia mai visto. Mia mamma mi insegnò a stare sul palcoscenico, a conoscere il pubblico, perchè avere feeling con gli spettatori è la cosa più importante per un artista“.
Quando Caterina è ancora in fasce, con i genitori viaggia in Russia, in Svezia e in Germania, e qui a cinque anni si esibisce per la prima volta davanti ad un pubblico.
A seconda guerra mondiale finita, la famiglia Valente torna a Parigi: nel 1952 Caterina sposa il giocoliere Erik Van Aro, un anno dopo si unisce al circo dello svizzero Grock, dove viene notata e proposta per la radio nazionale elvetica. Perchè lei cantava, con una voce formidabile. Voce che ha subito successo e, nel 1954, viene ingaggiata dalla casa discografica Brunswick, che la propone per il Festival Jazz di Francoforte, nel 1955. Le sue canzoni di allora sono “O mama o mama o mamajo“, “Melaguena” e “The breeze and I“.
E’ attrrice, nei film “Liebe, tanz und 1000 Schlager“, “Bonjour Katrhrin” e “Casinò de Paris“, al fianco di Vittorio De Sica.
Nel 1958 nasce il figlio Erik Philippe Bruno, mentre nel 1959 incide il grande successo “Personalità“.
In Usa è una star, partcipa a show televisivi, poi, tornando in Europa, vince un Festival della canzone in Germania. Ma il 1959 è anche l’anno della sua conversione alla musica sudamericana, appunto, con il tormentone dell’estate 2021 e con altri ritmi Calypso, Samba e bossa nova. Nel 1971 divorzia da Erik e nel 1972 sposa il pianista Roy Budd, da cui ha il figlio Alexander.
Nel 2019 Bongo Cha Cha Cha viene remixata dal gruppo britannico Goodboys, viene proposta su TikTok, ha un successo già importante, anche grazie all’essere diventata la colonna sonora di “Spiderman Far from home“. E quest’anno tormentone nel fracasso delle movide vacanziere.
E pensare che la canzone che lei preferiva, tra le 1500 interpretate, è la dolcissima “Till“, quella che fa “fin che lassù c’è il sol, radioso di splendor, vivrà per noi l’amor…“.
Ma, quando Caterina Valente si è sentita famosa: “quando mi hanno fermato per la prima volta per strada -confidò a Biagi- ho provato una grande emozione“.
In bocca al lupo, maestra Valente!! Chissà se questo remix le avrà fatto piacere oppure se preferiva che i Goodboys lasciassero perdere, con lei…