Buchi neri: forse una via d’uscita c’è

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di GEMMA DELLE CAVE

Il buco nero, uno degli oggetti più intriganti e misteriosi dell’universo, torna a far parlare di sé.

Stavolta la protagonista è la nostra Galassia a spirale, la Via Lattea, il cui buco nero centrale ha iniziato ad emettere da qualche tempo raggi X con frequenza maggiore del solito. Questo dopo un contatto ravvicinato con un oggetto, soprannominato G2, che è stato leggermente attirato e deformato in lunghezza, a causa della pesante forza di attrazione gravitazionale esercitata dal buco.

Conosciuti anche in inglese come ‘blackholes’, cosa saranno mai i buchi neri?

Per capirlo, bisogna far riferimento alle stelle. Esse nascono dal collasso di una nebulosa oscura, che, convertendo l’energia legata alla forza di gravità in energia termica, raggiunge i 10 milioni di gradi Kelvin. Successivamente si innesca la fusione dell’idrogeno in elio al suo interno, e nel momento in cui tale carburante finisce, la stella entra in una fase di instabilità, che a seconda della massa può terminare in modo catastrofico o meno, trasformandosi in una nana bianca, una stella di neutroni, o un buco nero (quest’ultimo caso si ha quando la massa della stella supera quella del Sole di venti volte).

Quindi, in sintesi, i buchi neri provengono dalla ‘morte’ di una stella!

Come dice il termine, è come se fossero delle voragini spaziali, in cui sarebbe impossibile vederne il fondo, infatti sono neri, perché posseggono una forza di attrazione gravitazionale così potente che nemmeno la luce (che viaggia a quasi 300.000 km/s) riesce a sfuggirgli. Infatti non ci è permesso osservarli direttamente, ma dobbiamo accontentarci degli effetti che questi provocano per avere una testimonianza della loro presenza. E in base alla distanza a cui i corpi si trovano dai buchi neri, questi ultimi possono o semplicemente deformarli, oppureinghiottirli completamente disintegrandoli e facendoli scomparire dentro la loro immensa oscurità.

La parte più affascinante è proprio questa: non si sa ancora cosa ci sia precisamente in un buco nero. Apparentemente nulla, visto che la sua gravità comprime e distrugge qualsiasi cosa vi entri, ma per la fisica è assurdo pensare che nemmeno una minuscola particella riesca ad uscir viva dall’altro lato del buco.

L’idea è già un rompicapo per moltissimi scienziati, lo stesso Stephen Hawking, uno tra i più famosi cosmologi mondiali, ha recentemente affermato che deve esistere una via d’uscita. Secondo una sua teoria, le informazioni su cosa abbia ‘divorato’ il buco vengono in qualche modo conservate ai suoi confini ed espulse con le radiazioni emesse, ma in forma molto disordinata, e probabilmente in un universo parallelo.

Tutto ciò è ancora da dimostrare e ci vorrà molto tempo prima che si giunga ad una conclusione più certa;intanto, non resta che fantasticare e magari sperare che qualcuno  abbia il coraggio di addentrarsi in un buco nero e farci sapere cosa c’è…

Il "Domenicale News" fondato e diretto da Pasquale D'Anna nel 2011, nasce dall'idea e dai bisogni di un gruppo di persone che attraverso il giornale e l'Associazione culturale Kasauri, editrice dello stesso, concretizzano la voglia e l'aspirazione di un desiderio di informazione libera, indipendente e generalista. Resta immutata la volontà di rivolgerci ad un pubblico che dalle idee è incuriosito perchè "Il Domenicale" è soprattutto frutto di una idea.