di Luisa Marro
Cara ministra Madia, ti scrivo così mi distraggo un po’, e siccome sei molto lontana dal mondo del lavoro, più forte ti scrivero’.
Da quando sei ministra c’è una grossa novità: è iniziata la caccia alle streghe della Pubblica Amministrazione, siamo diventati tutti dei lavativi , siamo tutti dei criminali! Più che giusto incastrare chi non vuole lavorare, chi vuole approfittare degli altri, ma cara ministra questo non può essere l’unico obiettivo del tuo mandato.
Ma la televisione aveva detto che il nuovo anno avrebbe portato una trasformazione, un nuovo contratto per la pubblica istruzione: ma eravamo solo a 48 ore dal referendum , era solo una bieca bugia.
Vedi cara ministra cosa ti scrivo e ti dico e come sono infelice di essere qui in questo momento, vedi vedi vedi cara ministra il nostro contratto è bloccato da 83 mesi. Ed oltre a calcolare giustamente i nostri giorni di malattia dovresti anche calcolare l’ammontare del blocco dell’indennità di vacanza contrattuale. Ma tu forse queste cose neanche le sai!
Cara ministra, come puoi tu giudicare i lavoratori? Tu che non hai mai avuto un lavoro perché non ne avevi bisogno; tu che ti sei divertita con progetti che ti appassionavano e ti portavano soldi; tu che sei passata da un salotto borghese ad un altro ad ammaliare tutti con la tua dolcezza e il tuo aplomb frutto dei tuoi studi di francese; tu che giochi a fare la ministra bacchettando tutti ma non sai nemmeno da dove si inizia per organizzare un turno semplice di lavoro, figuriamoci un turnover; tu che fai leggi che poi vengono dichiarate incostituzionali!
Cara ministra, quando parli di assenteismo , ricorda anche le tue innumerevoli assenze in Parlamento quando eri Deputata !
Cara ministra, quando parli dei lavoratori della P.A. e della meritocrazia abbi l’onesta’ di mostrare a tutti il tuo curriculum fatto solo di nepotismo e amicizie utilizzate all’occasione. Perché sai, tanti di noi hanno studiato, sofferto, fatto sacrifici per arricchire il proprio curriculum.
Cara ministra, ricorda che anche tu fai parte della Pubblica Amministrazione, ma ci sei dentro senza concorso, senza specifico curriculum, senza controllo di visita fiscale, senza contratto bloccato, senza orario da rispettare, senza limite di giorni di festa e sicuramente senza particolari meriti e senza vergogna.