- di Giuseppe Pesce
Visita alla collezione di arte contemporanea del CAM, e poi una serata in villa comunale. “Pomigliano Jazz” non è solo Pomigliano, e non è solo musica. Ieri a Casoria, dove lo storico festival faceva tappa per la prima volta, il quartetto di sax “Arundo Donax” ha fatto da colonna sonora alle coreografie di “Place Is The Space”, eseguite dai performers di “Movimento Danza Squad”. Pubblico scelto, oltre duecento persone; molti che venivano da Napoli e dal resto della provincia. Un successo anche le proposte di “Slow food”, le polpette e i panini dello chef napoletano Venerando Valastro. Dopo le sofisticate note di sax del quartetto che qualcuno ha ben definito di “jazz da camera”, è stata la volta del coinvolgente “cooking dj set” di Don Pasta. La musica di John Coltrane ha aperto la singolare performance del “gastro-filosofo”, che alterna dischi – rigorosamente vinili – e pentole. Davanti a lui, la consolle e un piano di cottura. Sui fornelli, braciolette, cozze, vongole, e infine la pasta all’uovo (lavorata al momento) con lo “stocco”. «Se hai un problema, aggiungi olio», il motto di Don Pasta, che per l’occasione ha preferito però il più napoletano strutto; e allora, «se hai un problema, aggiungi ‘nzogna».
(Foto per gentile concessione di Maurizio Spennato – Sound Contest)