Anche i genitori in sciopero contro il DDL della “Buona scuola” di Renzi.Questa mattina a Casoria manifestazioni di protesta dei genitori della scuola elementare San Mauro: molte mamme non hanno fatto entrare i propri figli nelle aule e un gruppo di esse sta presenziando, proprio in questi minuti, davanti ai cancelli della scuola, con striscioni e cartelloni. La protesta ha avuto una adesione altissima, facendo registrare un tasso elevatissimo di assenze nella giornata in cui dovrebbero, di regola, svolgersi le prove INVALSI in tutto il territorio nazionale. “La nostra non è una protesta contro le prove INVALSI in se”, ci spiegano le mamme, “ ma abbiamo deciso di scioperare proprio oggi, giornata delle prove, per rafforzare il nostro dissenso e per dare sostegno agli insegnanti contro il DDL che non fa altro che salvaguardare gli interessi di pochi, spingere verso una sempre maggiore privatizzazione della scuola e allontanarsi da quello che dovrebbe essere il suo obiettivo primario: la centralità e l’importanza dell’alunno”. Dato lo scarso numero di presenze in aula, è ancora da verificarsi se le prove INVALSI stanno comunque avendo luogo oppure no (per mancanza di un numero adeguato di bambini). In contemporanea ci giungono notizie di altre manifestazioni di protesta nei comuni limitrofi, Arzano e Casavatore tra gli altri. Le mamme sono intenzionate a continuare lo sciopero anche nei prossimi giorni. “Lo facciamo per i nostri figli, sono loro il nostro unico interesse”.
Vi riportiamo qui la dichiarazione di una tra le mamme che ha organizzato la protesta pacifica, A.P.: “Adesso vi spiego perché sciopero. Considerato che dopo 10 anni che trascorro fuori scuola e per la scuola e chi mi conosce sa l’impegno che dedico per e nell’interesse dei ragazzi e sa quante volte ho detto che lo “stato” non può massacrare sempre di più la scuola e che da anni dico di organizzarci per dire la nostra. Lo sciopero non è contro le prove invalsi ma contro la riforma. Sabotare le prove invalsi significa gridare anziché bisbigliare il nostro malessere per la scuola che viene calpestata. Le prove invalsi che non hanno valore didattico sono però una macchina che fa girar soldi. Soldi che non ci sono per cose importanti. Quindi significa far più rumore non facendole. Scioperare in un altro giorno darebbe meno fastidio. Poiché il Governo minimizza considerando lo sciopero solo un malessere di categoria io, invece, a differenza di chi mi dice che insegnanti strumentalizzano, dico che siamo noi genitori ad approfittare del momento per dire BASTA. Per combattere cose che si ritengono ingiuste ci vuole la piena consapevolezza e la presa di coscienza personale indipendente dalle scelte altrui. Visto che per me i ragazzi e la loro istruzione è sacrosanta mi sono battuta, mi batto e mi batterò’ sempre. E non ho mai avuto paura di combattere da sola. Rispetto le opinioni di tutti e battendomi per una scuola democratica non certo posso non esserlo io. Sono stanca che non si metta mai mano alla tasca per diminuire stipendi a parlamentari “fannulloni” e alla scuola si taglia, si taglia, si taglia. Io domani sciopero per far sentire la mia voce. Non mi interessa chi pensa che possa essere una strumentalizzazione. Credo di avere una testa che pensa, non mi sono mai fatta condizionare da nessuno. Ho le mie idee, che possono essere anche sbagliate, ma che difendo con i denti. Io un domani voglio guardare le mie figlie negli occhi e dire … ho provato a darvi una scuola migliore. Ho fatto il possibile ...”