La redazione
Non è stato un blitz quello delle Fiamme Gialle del 1° Nucleo Operativo Metropolitano di Napoli al Comune di Casoria né un sequestro di atti amministrativi, bensì una formale richiesta di dati, come si legge dalla nota ufficiale, relativamente ai “buon spesa una tantum”, quelli che l’Ente Locale ha erogato e sta continuando ad erogare ai cittadini colpiti dagli effetti negativi del covid-19.
La Guardia di Finanza, nell’ambito delle proprie attività di controllo economico-finanziario, ha inoltrato al Comune di Casoria richiesta dell'”elenco dei percettori dei buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari nonché la documentazione acclusa ad ogni domanda presentata dai richiedenti”.
Dunque l’elenco dei beneficiari e tutti i documenti, conservati nei singoli fascicoli, appositamente ordinati e istruiti dagli operatori del servizio sociale, che riguardano le richieste dei cittadini.Casoria non è l’unico ente ad aver ricevuto l’istanza delle Fiamme Gialle, anche il Comune di Napoli e vari altri della città metropolitana sono stati oggetto del monitoraggio teso a verificare se vi siano stati eventuali attribuzioni di buoni spesa a soggetti privi dei requisiti, in considerazione del fatto che la domanda per ottenerli si è basata essenzialmente sull’autocertificazione.
In sostanza, i cittadini hanno dichiarato di possedere i requisiti previsti dall’avviso pubblico “buoni spesa una tantum” ed i finanzieri stanno controllando la veridicità delle loro dichiarazioni.I finanzieri sono stati accompagnati presso gli uffici dei servizi sociali dal Primo Cittadino e hanno ottenuto rapidamente i dati richiesti attraverso la messa a disposizione di un collegamento sulla piattaforma informatica dell’ente relativa al sevizio di protocollazione.
Non solo, agli ispettori è stato prontamente fornito anche il collegamento con i servizi anagrafici per la verifica della composizione del nucleo familiare dei beneficiari dei bonus. “Le attività di controllo della Guardia di Finanza sui buoni spesa – afferma il Sindaco, Raffaele Bene – sono un atto dovuto e che ben vengano i controlli, importanti per dimostrare ai cittadini la loro grande responsabilità all’atto dell’autocertificazione delle proprie condizioni di indigenza”.”Gli uffici – continua – sono e saranno sempre a disposizione delle forze dell’ordine essendo anche nostra premura operare nella massima trasparenza e stanare eventuali soggetti non titolati a ricevere i bonus spesa “.